La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      V.
      I primi effetti della disfatta — L'appello del Re — L'invito alla concordia ed alla resistenza — Il nuovo Ministero — L'aiuto degli Alleati — I profughi delle terre invase — La commissione d'inchiesta — Le cause militari del disastro — Contro Cadorna e lo Stato Maggiore — TI disfattismo — Le parole di Claudio Treves e del Papa —- La piaga era dovunque — lì prodigio.
      In Italia le prime notizie della disfatta produssero un'impressione di sbalordimento e d'incredulità. Malgrado un senso generale latente di stanchezza della guerra prodotto da un cumulo di fatti, uno dei più gravi : le sofferenze per le eccessive privazioni di generi alimentari a cui la popolazione era sottoposta, sofferenze che i più sopportavano con rassegnazione, ma altri in buona e in mala fede sfruttava ai danni della resistenza civile e per riverbero di quella militare, malgrado questo senso di stanchezza, dicevano, una gran parte degli italiani non poteva per nessuna ragione immaginare possibile un rovescio di così vaste proporzioni e di così disastrose conseguenze. Come? I soldati che in mille e mille combattimenti avevano dato prova di tanto coraggio e di tanto spirito di sacrificio, i conquistatori oramai leggendari, delle alte vette nevose, i soldati che avevan fatto cadere la formidabile piazza forte di Gorizia, e che in quei giorni erano giunti vittoriosi attraverso il Carso insaguinato sulla Bainsizza, a pochi passi da Trieste, la dolorosa e sospirata città, i soldati dell'Italia nuova, che aveva voluto la guerra per completare la sua unità nel nome dei suoi diritti storici e geografici, erano stati facilmente e rovinosamente respinti dal nemico, avevano [lasciato le porte di casa aperte all'invasore, avevano permesso che il sacro suolo della patria fosse contaminato non solo, ma molti di essi si erano rifiutati di combattere, avevano gettato le armi, si erano arresi od erano fuggiti?
      Parve ai più una mostruosità incredibile, ina quando si dovette purtroppo ammettere che veramente una parte del nostro Esercito era stato colto da un momento di follia e di debolezza., che veramente le orde ne-
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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