La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      campagna dei reggimenti 22.o, 38.0, 47.o e 49.0, agli squadroni dei reggimenti Piemonte Reale cavalleria (2.o), Cavalleggeri di Foggia (ll.o) di Caserta (17.o), fiere truppe in gran parte veterane del Carso e del Trentino, spetta l'onore

  •       Le nostre perdite che ancora non si potevano esattamente valutare furono enormi, non solo pel numero dei soldati che caddero in mano al nemico, ma anche per l'immenso bottino di guerra che si dovette abbandonare all'invasore, malgrado che il Comando durante la ritirata avesse fatto saltare depositi di munizioni, batterie d'artiglieria e distruggere una grande quantità di vettovaglie. Ma delle conseguenze della ritirata ci occuperemo in seguito.
          Intanto con decreto in data 8 novembre il generale Cadorna veniva sostituito nel Comando supremo dal generale Armando Diaz nominato capo di Stato maggiore. Come sotto capi venivano scelti i generali Gaetano Giardino e Pietro Badoglio.
          Cadorna, essendo stato deciso in un convegno a Rapallo fra Alleati di creare un Consiglio supremo politico per tutto il fronte occidentale, assistito da un Comitato militare centrale permanente, fu nominato a far parte di questo comitato col generale Foch per la Francia e il generale Wilson per l'Inghilterra.
          Del generale Armando Diaz, nome quasi sconosciuto alla popolazione, si sapeva allora che era nato a Napoli il 5 dicembre 1851 ; che aveva iniziato i suoi studi nel collegio militare di Napoli, dal quale era passato all'Accademia militare di Torino.
          Era stato promosso sottotenente nell'arma di artiglieria nell'aprile 1881. Trasferito al Corpo di Stato Maggiore vi aveva percorso tutta la sua carriera. Col grado di colonnello aveva partecipato alla' campagna di Libia distinguendosi molto, ed a lui si devono i piani dell'avanzata dopo la battaglia di A in Zara. Ritornato in Italia e promosso maggior generale, era stato richiamato al Corpo di Stato Maggiore dal generale Cadorna. All'entrata in campagna del nostro esercito, faceva parte della Terza Armata, nella quale ebbe il comando di un Corpo d'armata che gli fu affidato dopo le splendide operazioni da lui compiute al comando di una divisione sul Carso.
          TI tenente generale Badoglio, piemontese non avevaI — 310 —


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    La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
    di Paolo Pallavicini
    Società Libraria Italiana New York
    1919 pagine 519

       

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