La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      TV.
      Vaporetto — Lo sfondamento delle linee italiane — La, ritirata —- La tragica, visione — Per sfuggire all'accerchiamento — Il sacro suolo della Patria profanato — La fuga delle popolazioni — La descrizione delia rotta nella relazione dell'" Inchiesta" — Bino all'Adigef — La Cavalleria al 'ragliamento — Il supremo sacrificio — L'onore delle armi — Il nuovo Comandante Supremo — Il colossale sforzo austro-tedesco — Sul Piave — "Di qui non si passa!''.
      Verso le due di notte del 23 ottobre cominciò il bombardamento austro-tedesco intensissimo, tremendo. Poi fra le tre e le cinque cessò. Piovviginava ; una fitta nebbia copriva monti, valli e villaggi come un'ini* mensa cappa ed impediva di vedere a pochi passi lontano.
      Porse il tempo aveva indotto gli avversari a sospendere l'azione, fu il dubbio breve dei nostri. Ma fra le sei e le sette il fuoco riprese con una violenza inaudita, mentre le fanterie nemiche in dense colonne, si avvicinavano protette dalla nebbia ai nostri reticolati.
      Prima delle otto cominciò la mischia, di colpo, sen?a transazione. L'attacco era sferrato su otto punti della fronte dalla conca di Plezzo al San Gabriele.
      La tattica generale del nemico consistette in una infiltrazione di masse nel fondo delle valli. Un corpo d'armata tedesco, fatto impeto sui nostri sbarramenti a cavallo del fiume Isonzo, sulle due rive, li forzò di sorpresa percorrendo la vallata fino ad urtare lo sperone dello Stol, che si protende a chiuderla sopra a Caporetto. Una parte delle forze nemiche si impegnò sullo Stol e una parte si diresse verso le gole del Natisene. Nel medesimo tempo un corpo austriaco partito dalle fortificazioni della testa di ponte di Santa Lucia, valicava la gola innosservato e occupava le posizioni avanzate fronteggianti, sul costone di Cemponi e da lì balzava avanti fin sulla vetta del Globocak, rimasta indifesa e sulle cui falde vi erano postazioni ita-; liane di artiglieria. La 5.a brigata bersaglieri saliva poche ore dopo al contrattacco, riprendeva la montagna, catturava sulla vetta prigionieri e mitragliatrici,
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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