La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      Timavo ed occuparono l'abitato di San Giovanni a nordovest di Duino.
      Il 29, il 30 ed il 31 il nemico con disperati tentativi attacca le nostre occupazioni, specialmente le alture a levante di Piava e del Vodice dal quale i nostri minacciano il sistema difensivo del Monte Santo, ma la salda resistenza delle truppe italiane rende inutile ogni sforzo.
      Il bottino fatto in quei giorni di terribile ma vittoriosa battaglia sul Carso fu cospicuo. I prigionieri erano circa venticinquemila.
      Un grandissimo concorso portarono alla battaglia incessantemente e in numero grandissimo le nostre squadre aeree che bombardarono impianti ferroviarii, depositi, batterie, truppe in marcia e abbatterono parecchi velivoli nemici.
      GIUGNONei primi giorni si delinea il piano austriaco : ributtare le truppe italiane oltre la città di Gorizia, assaltare e respingere i nostri su tutto l'altipiano da Dosso Faiti alle quote che dominano Jamiano, scacciarci anche dal primo gradino dell'Henna da e liberarsi così dall'iniziato assedio della montagna, ma i nostri malgrado il fuoco spaventoso dell'artiglieria, malgrado i feroci attacchi fatti con grandi masse contro le nostre linee, dopo terribili corpo a corpo ricacciarono indietro gli austriaci, rimanendo saldi al loro posto.
      Le ardite incursioni dei nostri aviatori in terreno nemico sono continuate con efficacissimi risultati. Il 3 giugno il capitano Baracca abbatte un velivolo nemico a nord-est di Piava : il dodicesimo ch'egli distruggeva.
      L'11 nella zona montuosa tra Adige e Brenta i nostri in ardite azioni offensive verso Monte Zebio e Monte Forro s'impadronirono del passo dell'Agnella e di buona parte del Monte Ortigara ad oriente di Cima Undici.
      Il 16 ad oriente del massiccio dell'Adamello, riparti di Alpini e di skiatori espugnarono la forte posizione di Corno Cavento a 3400 metri.
      Il 20 giugno sull'altipiano di Asiago, le truppe della 52.ma Divisione vinta l'accanitissima resistenza nemica strapparono al nemico formidabili posizioni in regione di Monte Ortigara. compresa la vetta' (quòta 2105).
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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