La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      Alleati, non si potè mai calcolare con sicurezza poiché
      il Paese era troppo diviso e perciò disorganizzato.
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      L'indipendenza dell'Albania proclamata dall'on Sonnino senza consultare i suoi colleglli di gabinetto, aveva provocato una crisi governativa. Gli onorevoli Bissolati, Comandini, Bonomi e Canepa si erano trovati in disaccordo col ministro degli esteri, ma poi le divergenze furono appianate. Il Ministero Nazionale subì è vero dei mutamenti, ma in questo senso : Il sotto-segretario delle armi e munizioni fu elevato a ministero colla nomina del generale senatore Dallolio a ministro. Si soppresse il Commissariato dei carboni e si concentrarono nel Ministero Trasporti tutti i provvedimenti relativi ai combustibili con la nomina a ministro del senatore Riccardo Bianchi.
      L'on. Arietta rimase ministro, ma senza portafogli. Si trovava allora negli Stati Uniti in missione. Avendo i due ministri della Guerra e della Marina chiesto di ritornare alla guerra attiva furono sostituiti dal generale Gaetano Giardino e dal contrammiraglio Arturo Triangi.
      I diversi mutamenti facevano sperare per quanto riguardava i consumi, gli approvigionamenti, i combustibili, una maggiore regolarità nella ripartizione, un miglioramento nella qualità, un aumento della quantità, allora scarsissima, tanto che la popolazione, la quale non poteva comperar nulla senza la tessera, dal pane al latte, dallo zucchero a tutti gli altri generi di stretta necessità (quelli di lusso non si trovavano più già da lungo tempo) soffriva, si può ben dire, la fame. La tessera misurava i consumi a secondo il numero delle persone di cui era composta una famiglia. C'è chi dice che se la delicata, scabrosissima, ammettiamo pure dolorosissima, ma inesorabilmente necessaria amministrazione di questi consumi, fosse stata diretta con un criterio più pratico, con una previdenza maggiore, con maggiore energia e severità, molti inconvenienti si sarebbero potuto evitare e gl'interessati a denigrare la nostra guerra avrebbero avuto un importante argomento di meno per la loro opera disfattista.
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      II 14 agosto il Vaticano faceva consegnare dai diversi Nunzi Pontifici ai governi delle nazioni belligerantiI — 253 —


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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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