La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      Paese, il quale si uniformava alle deliberazioni di quel protocollo d'i Londra al quale aveva opposto la sua filma insieme all'Austria prima della guerra in buona fede coll'intenzione di aiutare il popolo albanese nel suo sviluppo. L'Austria invece che aveva aderito a malincuore perchè avrebbe voluto asservire a se anche quelle contrade, cominciò subito la sua politica d'intrighi cooperandosi alla nomina di quel principe Wied, agente austro-tedesco che doveva governare il nuovo principato come si voleva a Vienna ed a Berlino. Era un altro scacco per la politica italiana che la guerra però doveva poi cancellare.
      In quel mese gli avvenimenti balcanici dovevano riserbarci un'altra sorpresa.
      La Grecia, che a causa della tedescofilia del suo re, cognato all'imperatore Guglielmo per averne sposato la sorella Sofia, aveva sempre dannosamente ostacolato tutte le operazioni degli Alleati nei Balcani, serva della Germania, per conto della quale agiva con mille insidie, compresa quella di servire da base ai sottomarini degl'imperi centrali. Vi erano stati anche gravissimi conflitti fra soldati greci e truppe alleate specialmente in Atene, in conseguenza dell'occupazione militare compiuta dall'Intesa di parte del territorio greco, conflitti nei quali trovarono la morte anche numerosi marinai italiani. Venizelos, presidente dei ministri, figura d'uomo politico che non apparve mai sincera, a capo di un movimento contrario alla condotta tendenziosa di re Costantino, agiva da ribelle, schierandosi dalla parte degli Alleati, ma le scissure, le discordie, i torbidi e la non troppo abile opera della diplomazia europea che, in disaccordo anche su questo punto, non aveva saputo prendere subito e necessarie misure per impedire alla Grecia di nuocere, rendevano sempre più pericolosa la situazione degli Alleati in oriente, ostacolando, paralizzando i suoi piani d'azione.
      11 12 giugno 1917 la Francia, l'Inghilterra e la Russia, obbligarono re Costantino ad abdicare in favore del suo secondo genito principe Alessandro. Re Costantino, che aveva allora 49 anni e che regnava solo da 4, lasciò quasi subito la Grecia e si ritirò colla famiglia in Svizzera.
      Sulla Grecia però, anche dopo questo provvedimento, malgrado il suo apparente passaggio alla causa degliI — 252 —


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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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