La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      La rivoluzione scoppiata in Russia colla conseguente abdicazione dello Czar Nicola e del figlio granduca ereditario Alessio Nicolaievic, avvenuta tragicamente il 15 marzo a Pskoff; la breve reggenza del granduca Michele Alessandrovic, fratello dello Czar; l'arresto della famiglia imperiale e l'internamento dello Czar a Czarskoje-Selo il 22 marzo, l'internamento in Crimea del granduca Nicola, la rinuncia provvisoria al trono del granduca Michele Alessandrovic ; i gravi perturbamenti interni dovuti agl'insanabili disaccordi dei diversi partiti che si contendevano il potere; la disorganizzazione dell'esercito stanco della guerra, èrano tutti avvenimenti questi che, se sulle prime avevano fatto sperare in uu semplice mutamento di governo compiuto da un popolo stanco d'essere schiavo sotto un regime assoluto, ben presto tolsero molte speranze a coloro che potevano essere informati della vera situazione. Così malgrado le annunziate offensive del generale Brusiloff, malgrado le promesse del ministro prima e dittatore poi, Kerenskv, l'immenso impero moscovita andava man mano in isfacelo con terribile danno dell'Intesa, la quale si vedeva mancare nel momento più critico un alleato a giusta ragione considerato potente. Vennero le nuove rivolte del 16 luglio, travolto Kerensky sorsero i Lenine, i Trotzkv, lo spettro bolscevico, la distruzione, gl'incendi, la fame, i tradimenti e la Russia fu completamente perduta per la causa alleata.
      Diranno gli storici della guerra russa, a suo tempo, le ragioni di questo crollo, stabiliranno essi la verità sulla fine della famiglia imperiale che si dice sia stata assassinata in modo da condannare i responsabili all'e-sacrazioiie eterna di tutti i popoli civili tanto il gesto sarebbe stato raccapricciante e nefando ; si saprà in seguitò la vera parte sostenuta dalla Czarina, la quale pare non abbia esitato a sacrificare il suo paese e centinaia di migliaia di suoi sudditi per aiutare la Germania, quale infame e corrotto partito militare e religioso dominò e rese vittima lo Czar debole e insufficiente co:i-ducendò la nazione alla rovina. Per la nostra storia basta sapere che la defezione dei russi doveva gravare in modo particolare sull'Italia poiché, scomparso per gli imperi centrali il fronte russo, l'Austria potè togliere parecchie delle sue truppe dalla Galizia e da altri fron ti della linea mantenuta sino allora contro i soldati dello Czar e mandarle sul Carso.
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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