La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      chiamata e questa sua opinione riconfermò con argomenti maggiori quando constatò che questo entusiasmo patriottico non finiva col finir delle parate, degli sban-dieramenti, degli evviva, ma si convertiva in moneta sonante raccolta sotto mille forme e affluita per mille vie, non solo alle Casse dello Stato, ma anche alle diverse istituzioni sorte per le necessità dello storico momento.
      Non è compito di questo libro l'indagare intorno alla situazione creata dalla guerra nelle Colonie Italiane degli Stati Uniti, ma in mezzo a tante notizie non corrispondenti al vero, a tanti punti oscuri rimasti tali anche da che la lotta è finita, a tanti problemi non ancora risolti, è bene stabilire che anche gli italiani d'America vissero la loro passione di guerra in mezzo all'indifferenza e qualche volta al disprezzo delle popolazioni di altre nazionalità, che combatterono qui cogli scarsi mezzi di cui disponevano le loro battaglie civili per far conoscere meglio l'Italia, la sua guerra, le sue ragioni, il valore del suo soldato, che diedero molto e continuamente alla Madre comune e quando fu l'America che chiese diedero anche ad essa sapendo che dell'aiuto dato alla potente Alleata usufruiva anche il loro Paese.
      Così ai prestiti lanciati dall'Italia e dall'America furono molti i sottoscrittori italiani per cifre rilevantissime, non solo da parte del ricco, ma anche dell'umile operaio ; così le iniziative di sottoscrizioni, lanciate da istituzioni e da privati ebbero larghissimo contributo, non sempre meritato, di offerte di denaro e di ogni altro genere; così ogni altra manifestazione intesa ad affrettare la vittoria, progettata ed attuata sotto infinite forme tanto dai nostri, quanto dagli americani trovò sempre fra i primi gl'italiani i quali meglio guidati, meglio organizzati avrebbero fatto certo assai più.
      E non va dimenticato che in seguito quando il governo americano chiamò sotto le armi i suoi cittadini, gl'italiani rappresentarono oltre il 30 per cento nelle file americane e sui vampi di battaglia di Francia molti di essi dimostrarono d'essere degni dei loro fratelli combattenti in Patria.
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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