La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      ino la nostra vita, la nostra fortuna, tutto ciò elle possediamo a tale dovere, con la fierezza di sapere che è finalmente arrivato il giorno in cui l'America può dare il proprio sangue per quegli stessi principi dai quali essa è nata ed al tempo stesso per la felicità e la pace di cui ha potuto godere,,.
      6 Aprile 1917 — Era dunque la dichiarazione di guerra che venne ufficialmente dichiarata il G aprile 1917.
      In Europa malgrado fosse oramai preveduta e i governi lo sapevano da tempo per l'intenso lavorìo segreto compiuto dalla diplomazia del vecchio e del nuovo mondo, specialmente da parte dell'Inghilterra) la notizia mentre suscitò ire, recriminazioni, insulti, minacce nel campo nemico, fu accolta dalla stampa e dai popoli alleati con indicibile entusiasmo. Wilson divenne l'uomo più importante del momento storico che si attraversava e gli Stati Uniti furono subito oggetto di ogni elogio, di ogni curiosità, di ogni speranza.
      Il motto con cui la terra di Washington fregiò il gesto decisivo d'impugnare le armi contro la Germania fu questo : per la giustizia, per la libertà, per la democrazia. Pronunziato la prima volta da Wilson divenne in breve come una parola d'ordine e attraverso la stampa, dai comizi pubblici passò di dominio pubblico, divenne popolarissimo.
      Il gesto fu veramente ardito, per un paese la di cui popolazione è formata di elementi immigrati da tutte le parti del mondo, dove le diverse razze affluite periodicamente alla ricerca d'un mercato di lavoro più proficuo malgrado l'opera di assorbimento, di america-nizzazione continua, insistente, energica delle autorità hanno conservato quasi intatta il fardello dei principi, dei sentimenti, delle idealità, dei costumi portati col loro braccio, col loro ingegno e colla loro miseria dall'altra parte dell'oceano, dove le masse straniere non si sono amalgamate, non si son fuse, non han saputo nò voluto uè potuto indossare che esteriormente l'abito di Uncle San. Esse sono rimaste ben distinte fra di loro, si sono accentrate in città dividendosi nettamente per quartieri, conservando la propria lingua, fondando giornali propri, istituendo associazione le (piali, a parte gli articoli dello Statuto stabiliti e regolati dalle leggi statali e federali, costituiscono ambienti in cui l'immigrato pensa, agisce, lavora, si diverte come si usa al suo paese, mentre le vecchie nazionalità
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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