La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

Pagina (218/519)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      serve e per le truppe ili riposo furono utilizzati gli accantonamenti già esistenti e si costruirono vari villaggi di baraccamenti, riscaldati, illuminati elettricamente, arredati con lettini in ferro o in legname, provvisti di lavandini, bagni, stabilimenti di disinfezione di indumenti, di stazioni di pompieri. Si provvide all'impianto di segherie, di fornaci, di fabbriche, di cementi, laboratori ed officine di vario genere per sopperire a tutti i bisogni occorrenti per far funzionare un così complesso congegno di cose. Il lavoro dei baraccamenti richiese esso solo l'impiego di più di c!00 mila metri cubi di legname e di 20 mila tonnellate di materiali metallici varii; furono allestiti un milione di lettini, fornite 20 mila stufe, 6 milioni di metri quadrati tra stuoie, cartoni catramati, lamiere ed altro.
      Per il servizio dei trasporti oltre ad intensificare il movimento ferroviario e acqueo sui fiumi e sui canali si fece largo uso delle piccole ferrovie Decauville: in complesso una rete di alcune centinaia di chilometri giungente coi suoi tronchi pressoché a contatto delle truppe. Si usarono su vasta scala gli autocarri, i cariaggi a trazione animale, le salmerie, le slitte là dove per le condizioni montuose delle strade non si poteva giungere con altri mezzi. Però il mezzo più sicuro e rapido per il rifornimento nelle zone alte, o a traverso gli sbocchi fluviali, furono le teleferiche che si dimostrarono di un'immensa utilità. Erano queste arditissime linee aeree formate da lunghe corde di ferro lanciate da una montagna all'altra o scendevano dalla vetta alla valle o congiungevano le sponde di un fiume nei passaggi che non si potevano superare diversamen- " te. Servivano pel trasporto di materiale d'ogni genere. Non di rado vi prendevano posto gli stessi soldati. Si usarono anche pei feriti che, costretti di solito ad essere calati da altezze immense in barelle legate a corde giù nelle valli, per pendii scoscesi, per rocce guardanti a picco in burroni, soffrendo, malgrado le pie-cauzioni di coloro che compivano la pietosa bisogna, quello che umanamente si può soffrire, con quel mezzo subivano meno scosse, soffrivano meno e potevano giungere ai posti di soccorso in condizione d'essere ancora salvati.
      Anche i cani da guerra portarono un enorme contributo al compito dei trasporti. Essi, resistenti al freddo, trainarono in pariglia, con qualunque tempo,
      I — 218 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

Pagina (218/519)






Decauville