La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      Il figlio maggiore Luigino che aveva allora poco più di 16 anni chiese d'arruolarsi negli Alpini giurando di vendicare il padre. Fu aperta una sottoscrizione popolare per offrire all'Esercito una batteria che s'intitolasse al Martire, per la quale Gabriele D'Annunzio dedicò la seguente iscrizione:
      Queste ottime armi — fuse col fuoco unanime — le genti giurate d'Italia — consacrano alla giusta mira — nel nome potente — di Cesare Battisti — che non lasciò lagrime in retaggio — ma durissima costanza — qui per voto incantenata — all'affusto ben costrutto„
      Il comando militare decretò la medaglia d'argento al Martire: venne poi quella d'oro accordata in memoria dal Re.
      * * *
      Il 10 agosto 1917, un mese dopo l'impiccagione di Battisti, a Pola l'Austria impiccava Nazario Sauro.
      Sauro era nato a Capodistria il 20 settembre del 1880. Comandante di un vaporino di una delle navigazioni costiere dell'Istria era conosciuto da tutti. A-veva una faccia rubiconda ; la parola popolarmente arguta, un'anima piena d'amore senza fine per l'Italia e di scherno per l'Austria. Il 4 settembre del 1914 scomparve. Richiamato dall'Austria sotto le armi egli aveva disertato ed era venuto iu Italia. Fautore ardente della guerra tentò prima con un corpo di volontari, poi da solo di preparare un gesto audace sulle coste dell'Istria, ma venne la guerra ed egli si arruolò nella nostra marina. Fu egli a compiere il primo atto di ostilità contro l'Austria. Il 24 maggio 1915 infatti prendeva parte al bombardamento ed all'occupazione dell'Isola di Porto Buso.
      Quella notte, prima d'imbarcarsi a far da pilota al Zeffìro consegnò ad un amico il suo testamento politico, due lettere da consegnare alla moglie e ai figli, allorché fosse morto. Da quella notte Nazario Sauro partecipò a tutte le esplorazioni e i rilievi che la nostra marina compì sulla costa dell'Istria, della Dalmazia, dell'Albania. In un anno aveva partecipato a 49 azioni di guerra in acque nemiche e veniva decorato della medaglia d'argento al valore. Quella che lo condusse a morte il 30 luglio era la 61.ma. Aveva il grado di tenente di vascello effettivo per merito di guerra ed era cavaliere della Corona d'Italia. Prima di partire per l'ul-
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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