La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      Un suo compagno d'arme, che fu testimone del fatto, il valoroso sottotenente Cesco Tommaselli, così descrive la tragica giornata :
      Le operazioni d'approccio al formidabile bastione di Monte Corno, nelle quali Battisti aveva avuto gran parte, volgevano al fine; la sera del 9 luglio giunse l'ordine che tutto il battaglione nella notte attaccasse. Noi ci lasciamo : Battisti dovrà schierare la sua compagnia all'ala sinistra del Battaglione, per tenere il collegamento con altri reparti.. Nelle prime ore la vittoria è nostra, nostro è il baluardo di Monte Corno; gli Alpini si sono battuti da leoni, sotto raffiche furibonde, in un terreno scoperto, dove l'erba alta e giallastra cela infide linee di reticolati e tranelli. Il mattino è sorto limpido e dorato, laggiù, da dietro i monti d'Italia ; e nel mattino l'artiglieria nemica raddoppia la sua furia, scaglia sui decimati plotoni le sue granate ululanti, strazia i nostri feriti che non possono raggiungere i posti di medicazione. Il nostro maggiore Carlo Frattola di Milano discepolo di Cantore, uomo dalla gagliarda volontà e dai nervi d'acciaio, gira in piedi in mezzo alla tempesta, incuorando i soldati :
      — Alpini, guardate il vostro maggiore! I riforzi arrivano ; resistiamo a qualunque costo !
      E i feriti, stesi nel loro sangue, volgono a lui lo sguardo che vuol dire :
      — Sì, a qualunque costo.
      Battisti è ormai senza ufficiali, caduti tutti alla testa dei soldati, egli si è raccolto intorno i superstiti, in un supremo gesto di sfida. Ed ecco, dopo l'inferno del bombardamento e della fucileria, un gran silenzio sul campo. Sono quegli attimi in cui il difensore stringe con più rabbiosa forza il suo fucile, e la volontà esasperata dall'attesa, si contrae in uno spasimo eroico.
      — Adesso vengono, dice Battisti al capitano Righi, calmo e grave. Dietro, il monte precipita in dirupi orrendi; quando la resistenza diventerà vana, l'ultima salvezza sarà da quella parte. E il contraccb si sferra, urlante e feroce ; respinto, riprende ; i gruppi di cacciatori tirolesi tendono accanitamente verso il gruppo dov'è Battisti, perchè vi hanno scorto degli ufficiali. Battisti è preso in mezzo, si divincola, si libera, tenta di gettarsi giù dalla roccia; qualcuno v'è già riuscito eI guarda verso l'alto e chiama, angosciato, il suo nome.
      ! Un beffardo sghignazzare e una scarica di fucilate, ri-
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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