La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      ricostruire la vita intera di questo sottomarino, vita d'insidie e di tradimenti.
      Insieme a questi e ad altri successi che formavano le peripezie quotidiane dei nostri marinai vigilanti a che il traffico colla sponda opposta continuasse regolarmente I per l'enormi necessità della guerra, e questa vigilanza si ! estendeva a tutto il Mediterraneo, vanno registrati anche gli avvenimenti che tolsero a noi qualche importante unità navale, ciò che forse con una maggiore sorveglianza si poteva evitare. Non intendiamo parlare dei piroscafi trasporto che furono silurati in alto mare mentre compivano utili, ma pericolosissimi viaggi con scopi militari. Abbiamo detto che il numero dei sottomarini seminati nei mari battuti dalle navi alleate era grandissimo. Oltre a ciò non sarebbe stato umanamente possibile impedire completamente la loro opera ne-( fasta dal momento che essi avevano il vantaggio di essere invisibili, specialmente alla notte e di poter così colpire la preda a tradimento. Sovente il piroscafo preso di mira s'accorgeva d'essere stato colpito quando avveniva la fatale esplosione..
      In circostanze presso a poco simili era avvenuto il •HO dicembre 191G il siluramento del grande transatlantico ''Persia" e l'S giugno del "Principe Umberto" che faceva parte di un convoglio di tre piroscafi trasportanti truppe e materiali da guerra. Colpiti dal siluro di un sottomarino austriaco affondavano in pochi minuti, trascinando nei gorghi parecchie centinaia di vittime. La stessa sorte toccava il 3 luglio al "Città di Messico" e al "Letimbro" il 30. Questo proveniente da Bengasi, trasportava oltre ad alcuni ufficiali superiori centoventi passeggieri. A 120 miglia dalla costa venne cannoneggiato con estrema violenza. Immediatamente vennero calate le scialuppe a mare, ma gli austriaci, sempre perfidi e selvaggi le bombardarono, mandandone a picco una. Le altre due, cariche dei naufraghi che non erano stati ingoiati dalle acque furono trovate tre giorni dopo. I superstiti avevano passato ore di inaudite sofferenze.
      Lunga e dolorosa, benché inevitabile è anche la lista delle piccole navi e dei velieri distrutti in questo modo, ma di essi il popolo si rese facilmente ragione. E-ra la guerra con tutte le sue inesorabili necessità, con tutte le sue alterne vicende, con tutti i suoi immensi sacrifici.
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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