La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      nemici, penetrando là dove le insidie infinite e la sorveglianza facevano ritenere assurda l'impresa.
      Sin dall'inizio del secondo anno di guerra e precisamente nella notte del 28 maggio una nostra torpediniera riuscì ad entrare inosservata nel porto di Trieste, porto che era gelosamente custodito dal nemico, protetto da costruzioni, da sbarramenti, da campi di mine sorvegliati da crociere, ad affondare un grosso piroscafo da trasporto ritornando poi incolume alla sua base.
      Il 12 giugno all'alba tre nostre torpediniere entrarono nel piccolo porto di Parenzo dell'Istria colla bandiera spiegata al vento. Prima di far udire al nemico la voce del cannone vollero portare agli abitanti irredenti il saluto ed il pensiero della patria comnne. A poche decine di metri delle batterie nemiche, una torpediniera accostò il molo fra la riva Venezia e la riva Dante. I marinai saltarono a terra e agl'abitanti che li guardavano pieni di un legittimo e grande stupore distribuirono proclami di fiduciosa attesa e giornali italiani colle notizie della guerra. Tre gendarmi austriaci si avvicinarono all'inaspettata visitatrice, ma i nostri marinai li circondarono e uno fu tradotto prigioniero a bordo, gli altri fuggirono. Le tre torpediniere presero poi prontamente posizione fuori del porto insieme colle altre che le aspettavano ed aprirono il fuoco sull'obiettivo, evitando di recar danni alla città. Una sola delle torpediniere fu leggermente lesionata dalle batterie nemiche, quella che aveva sbarcato a Parenzo i marinai.
      Nella notte dal 10 al 17 ottobre un sommergibile austriaco nell'Adriatico verso la costa albanese tentava di silurare un nostro piroscafo carico di truppe. Scoperto da una nostra silurante di scorta, fu risolutamente attaccato. S'impegnò una terribile battaglia, breve, ma fatale. Il sottomarino colpito a morte sprofondava nei gorghi del mare.
      Anche la nostra silurante però ferita in parti vitali affondò, ma il piroscafo illeso raggiunse il porto di destinazione col suo carico prezioso. L'equipaggio della silurante fu quasi tutto salvato.
      La silurante era stata colpita con un siluro mentre i nostri investivano con bombe a mano la torretta del sommergibile. Il siluro scoppiando nel locale delle macchine la spezzava in due. La guardia marina Ca-
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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