La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

Pagina (162/519)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      bligava a mantenere la posizione ad ogni costo fu la causa che poco dopo travolti dall'impeto delle nostretruppe cadesse prigioniero nelle nostre mani.
      * » *
      A questo punto delle operazioni, in terreno così difficile, una nuova sosta fu imposta ai nostri dall'infu-riare dell'intemperie. Si era oramai in quel periodo dell'anno in cui ogni azione ostacolata dal tempo pessimo metteva a durissima prova la resistenza dei soldati. Neve alta sino a 4 metri nella zona montuosa ; rovinose valanghe e slittamenti di estesi campi nevosi; da ciò interruzione nelle comunicazioni e dolorose perdite di vite umane. L'opera di salvataggio difficile, ma meglio organizzata da un anno e più d'esperienza, risparmiò maggiori danni. Pioggie quasi incessanti nella zona bassa provocarono piene di fiumi, allagamenti e frane. Il suolo reso impraticabile obbligò sovente i soldati a vigilare sulle linee di difesa immersi nel fango. Ma prima di giungere a questa inevitabile benché non completa inerzia delle operazioni e anche durante questa sosta, quanti episodi meravigliosi scrisse l'eroismo dei nostri soldati di ogni arma e di ogni grado. Per arrivare in quell'ultimo mese dell'anno su quella linea di offesa che faceva sperare prossimo un altro grande salto in avanti verso la meta e sulla quale noi abbiamo maggiormente insistito perchè da essa cominceranno in seguito i nuovi avvenimenti che muteranno tutto l'indirizzo della nostra guerra, per arrivare su quella linea di difesa, dicevamo, quale collana di gesta gloriose compiute collettivamente ed individualmente dovevano giustamente riempire d'orgoglio tutta la nazione, quale nuovo, grande olocausto di vite sull'altare della Patria.
      Scegliamo fra i molti, tutti degni d'essere consacrati alla storia, quelli che i limiti del nostro libro ci consentono.
      # » «
      L'11 settembre in un accampamento poco discosto dal fronte dell'Isonzo, il Duca d'Aosta, alla presenza del Conte di Torino, di un gruppo di oltre 200 ufficiali, dei capi d'armata e delle brigate della terza armata presentava la medaglia d'oro al sottotenente Aurelio Baruzzi della classe del 1897 di Lugo di Romagna.
      Questo eroe non ancora ventenne, diceva la motivazione che accompagnava la medaglia, alla testa di un drap-
      —162 t—


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

Pagina (162/519)






Patria Isonzo Duca Aosta Conte Torino Aurelio Baruzzi Lugo Romagna