La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      il possesso del terreno ad est di Oppacchiasella, sino a quota 201, dell'importante altura di quota 208 sud e della linea di cresta dell'altura di quota 144. Le intemperie fecero sospendere a questo punto le operazioni che avevano però dato in mano dei nostri oltre al terreno 4104 prigionieri, ricco bottino d'armi, munizioni e materiali varii.
      i L'offensiva nostra fu ripresa il 10 ottobre e continuata con brillanti operazioni nei giorni successivi portò le nostre truppe molto avanti sulla strada di Casta-gnevizza, all'occupazione del terreno antistante sino alla seconda delle linee nemiche ad oriente del Vallone e raggiunse le falde occidentali del Monte Pecinka e le prime case di Loquizza e di Boscomalo. I prigionieri fatti aumentarono a 8219 dei quali 254 ufficiali; il bottino comprendeva 31 lanciabombe, 40 mitragliatrici, 5000 fucili, 200 casse di bombe, 82 casse di cartucce. Le perdite nemiche sono state enormi.
      Le piogge e le nebbie arrestarono un'altra volta le operazioni. Gli austriaci intanto rafforzavano in fretta le loro linee e chiamavano nuove truppe come si poteva constatare dall'intenso movimento di treni nelle stazioni di Opcina, Nabresina e Dottogliano.
      Rimessosi un po' il tempo l'azione fu ripresa il 31 ottobre, sempre colla preparazione dell'artiglieria. Il l.o novembre le fanterie muovono all'assalto nella zona collinosa ad oriente di Gorizia e nonostante l'accanita resistenza dell'avversario, le gravi difficoltà del terreno impaludato dalle piogge, sulla fronte della bassa Vertoibizza, avanzano sotto il fuoco nemico affondando sino alla cintola ed espugnano estesi trinceramenti lungo le pendici occidentali del Tivoli, di San Marco e sulle alture ad est (li Sober.
      Sul Carso espugnavano poi le ripide e boscose alture di Cima Grande e il Monte Pecinka e conquistarono tutto il terreno sino alle alture di quota 370 e 30S ed al quadrivio di quota 202 sulla strada di Oppacchiasella e di Casta gnevizza.
      Il 2 conquistavano l'intero fronte di Monte Faiti e con un regolare svolgersi di operazioni nelle quali si distinsero le fanterie delle brigate Spezia, Barletta, Toscana, Lombardia, Trapani ed i bersaglieri della l.a brigata espugnavano le forti alture di Vucognacco e si spingeva l'occupazione sulla strada di Oppacchiasella sino a 200 metri da Castagnevizza.
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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