La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      III.
      I tre scacchieri — Gli scoiattoli — Una breve digressione — Le caverne degli austriaci — Neve, valanghe, piogge, allagamenti e frane — Gli eroi da leggenda — Aurelio Baruzzi e Enrico Toti — Le medaglie d'oro — Un nobile rifiuto del Re.
      Se la presa di Gorizia fu naturalmente l'avvenimento più importante di tutto, il secondo anno di guerra e se specialmente per il popolo tutto ciò che si fece dopo dal Comando supremo non ebbe quell'importanza che la conquista della formidabile piazzaforte faceva sperare, pure, malgrado ostacolate da grandi difficoltà, specialmente dall'orribile tempo che imperversò per mesi e mesi sul nostro fronte, le operazioni dei nostri continuarono.
      Dopo la caduta di Gorizia, dissero i critici militari, queste operazioni si potevano considerare raggruppate in tre diversi scacchieri: la zona del Pasubio in valle dell'Adige, la barriera montuosa che sovrasta da sud-est al medio corso dell'Avisio; il terreno collinoso a oriente di Gorizia e il Carso. _Caratteristica principale della nostra attività guerresca in questo periodo: l'iniziativa delle operazioni, che, tolta al nemico nel giugno all'epoca della controffensiva italiana nel Trentino, ribadita nell'agosto con la conquista di Gorizia e del sistema difensivo carsico ad occidente del Vallone, venne poi da noi sempre mantenuta e validamente affermata con poderose azioni offensive. Alle quali presiedette un'unica e costante direttiva strategica : estendere mercè successivi colpi di crescente violenza la nostra occupazione lungo il tratto meridionale del fronte Giulio e persistere nella vigorosa pressione sul fronte tridentino.
      L'avversario per contro si mantenne, nel campo strategico, in quella condotta strettamente passiva, che, fatta eccezione per il fortunato periodo dell'offensiva in Trentino, aveva sino allora seguito dall'inizio della guerra. Nel campo tattico tentò invece con frequenti e vigorosi contrattacchi di ritoglierci le posizioni che venivamo volta a volta conquistando e di contrastarci ogni ulteriore progresso.
      Epica è stata la lotta per la conquista del Dente del
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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