La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      que l'avversario infliggendogli perdite sanguinose e facendo 400 prigionieri.
      I prigionieri affermarono che gravissime erano queste perdite sia in conseguenza del nostro fuoco e dei violenti corpo a corpo, sia anche per effetto degli stessi gas, malgrado le maschere di protezione che il nemico usava.
      Gli austriaci caduti in nostra mano si dimostrarono terrificati della magnifica furia del nostro contrattacco alla quale, certo, contribuì potentemente l'indignazione dei nostri soldati per il barbaro mezzo di lotta usato dall'avversario. Questo aveva costituito squadre speciali di uomini muniti di mazze chiodate coll'incarico di finire a colpi di randello i nostri trovati tramortiti per l'effetto dei gas.
      L'I l.o corpo d'armata (21.a e 22.a divisione) e le fanterie appartenenti alla brigata Regina 10.o fanteria (Pisa) 29.o e 30.o fanteria (Ferrara) 46.o e 43.o fanteria furono superbi di slancio, di valore, di resistenza e di saldezza. Il colonnello Gandolfo del lO.o fanteria alla testa di un pugno d'uomini imbracciando egli stesso un fucile, sostenne I urto di forti reparti nemici ed iniziò, appena possibile la controffensiva.
      Mentre questo avveniva nel basso Isonzo, anche in tutta la regione trentina compresa fra le valli dell'Adige e del Brenta continuava lenta, ma incessante la nostra azione controffensiva.
      In una delle diverse operazioni coordinate a questo scopo, il 10 luglio in Vallarsa, l'avvocato Cesare Battisti, l'esule deputato di Trento allora tenente degli Alpini, ferito, cadeva prigioniero degli austriaci. Di lui, dell'olocausto clic al santo principio dell'italianità del Trentino fece della sua vita, del martirio che lorese sacro all'Italia, diremo in seguito.
      * * *
      I giorni gloriosi della presa di Gorizia dovevano essere preceduti da un altro fatto importantissimo : la conquista del Monte Cimone avvenuta il 25 luglio, posizione di altissimo valore per gli austriaci perchè era un'ottima base per l'osservazione e il dominio sullo sbocco dell'Astico in piano, sulle alte valli di questo fiume e dei suoi affluenti e sulle linee di comunicazione che le rimontano. Questa conquista per-
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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