La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      l'altura di quota 592 (Vodice) nel mattino le nostre truppe iniziarono un vigoroso attacco per la conquista dell'importante altura di quota 652 (Vodice) caposaldo della difesa nemica a nord di Monte Santo. L'azione fu aspra e lunga per la resistenza del nemico appoggiato dall'artiglieria. Avanzando di roccia in roccia, snidando i riparti nemici da trincee e caverne, distruggendo le mitragliatrici, le fanterie riuscirono a sera a raggiungere la linea di cresta della contesa altura, resistendovi poi agl'intensi concentramenti di fuoco delle batterie avversarie. Presero 379 prigionieri dei (piali 16 ufficiali.
      Dal 19 al 23 gli austriaci non solo tentano con un indemoniato fuoco d'artiglieria di contrastare il passo ai nostri, ma con nuovi sanguinosi attacchi vorrebbero riprendere le posizioni perdute. I nostri invece le mantengono e le consolidano.
      11 23 poi sul Carso, dopo 10 ore di bombardamento violentissimo le truppe della terza armata assalirono e sfondarono le forti linee nemiche da Castagne-vizza al mare. Mentre all'ala sinistra a nord di Ca-stagnevizza le nostre fanterie, con energiche puntate impegnavano fortemente l'avversario, al centro e all'ala destra, superati risolutamente gli antistanti trinceramenti nemici, occupavano un tratto della zona a sud della strada fra Castagnevizza e Boscomalo, oltrepassavano Boscomalo e Lucari e s'inpadronivano di Jamino e delle importanti e minutissime alture di quota 92, quote 77, 58, Bagni e quota 21. Nel corso della giornata prendemmo 9000 prigionieri, ilei quali più di 300 ufficiali.
      Poderose nostre squadriglie aeree, 130 velivoli fra i quali un gruppo di idrovolanti della nostra Marina, partecipavano alla battaglia rovesciando sulle linee del nemico dieci tonnellate di bombe e mitragliando le fanterie ammassate. Alla potente artiglieria nostra si unirono con efficacia dieci batterie inglesi del più recente modello. Validissimo fu il concorso prestato dalle batterie della nostra Marina.
      « * *
      Il generale Cadorna in tal modo iniziava quella formidabile offensiva che ci doveva condurre vittoriosi sin sull'alto piano di Bainsizza.
      Meglio di così non si poteva chiudere il secondo anno di guerra e cominciare il terzo.
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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