La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      torpediniere sette navi e cinque siluranti. Le perdite nemiche non si seppero mai con precisione non avendole i tedeschi specificate esattamente.
      Il 6 giugno a sera la nave Hampshire che faceva rotta per la Russia con a bordo lord Orazio Erbert Ivitchener ministro inglese della marina veniva affondata da ima mina o da un siluro a poche miglia dalla costa; e quasi tutto l'equipaggio, il ministro ed altri personaggi militari e politici annegarono.
      Lord Kitchener andava in Russia per invito dello Czar Nicola a discutere la situazione militare. Si seppe più tardi, benché non fosse mai ufficialmente confermata, che l'affondamento della nave era opera di spie. Si fece risalire la grave responsabilità sino alla Czarina, moglie dello Czar, la quale, tedesca d'origine e parente dell'imperatore Guglielmo aveva sin dall'inizio della guerra cominciato a svolgere un diabolico piano che doveva condurre all'immane disastro russo ed alla rivoluzione, eliminando con un tradimento dal gruppo degli Alleati un compagno che disponeva di mezzi formidabili e rafforzando in modo allarmante le forze nemiche.
      Eppure in quei primi giorni del giugno 191G i russi avevano iniziato una vigorosa offensiva su una fronte che attraversava tutta la Volinia, tutta la Galizia, fino al confine rumeno ed avevano ottenuto un notevolissimo successo facendo subito 13 mila prigionieri.


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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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