La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      clie gli ostacoli naturali e lo difese preordinate da gran tempo opponevano al conseguimento di obiettivi territoriali, die erano in diretta relazione con gli obiettivi ultimi della guerra, il nemico, valendosi di una sosta sugli altri fronti, preparava contro di noi un vigoroso movimento offensivo, accumolando nel cuneo del Trentino truppe numerose e scelte ed enorme copia di artiglieria. Fu evidentemente prescelta, per l'offensiva nemica, la linea di Val Lagarina e degli altipiani del Brenta, sia perchè nel Trentino l'offensiva nemica trovava saldi appoggi nelle fortificazioni preordinate e nel terreno ad esse adiacente, sia per la minore efficienza delle nostre posizioni difensive, sia per la maggior brevità del percorso montano e la eventuale minaccia al piano sottostante. Era il punto più vulnerabile di una frontiera che nel 1866 era stata delineata per lasciare al nemico ereditario, sempre che volesse, aperte le porte di casa nostra. (Conienti e mormorii generali).
      Voci da varie parti della Camera: E perchè non le avete chiuse?
      Salandra continuò : Tali sfavorevoli condizioni resero possibili i primi innegabili successi dell'offensiva nemica. Giova tutta via facilmente riconoscere che, meglio difese e meglio preparate, queste posizioni l'avrebbero, se non altro, arrestata più a lungo e più lungi dai margini della zona montana. (Vivi e prolungati commenti seguiti da un tumulto di voci incomprensibili).
      Qualcuno gridò : Dovevate pensarci ! Questo è il vostro atto d'accusa !
      Salandra attese imperterrito che la piccola bufera si calmasse, indi proseguì : "Mi spiego la dolorosa impressione del Paese, nell'apprendere che, dopo un anno da che la guerra si combatteva tutta fuori del confine, il nemico aveva posto piede sopra un lembo della nostra terra, breve si, ma sacro come ogni lembo del suolo della Patria. Ma volge ormai la quarta settimana dell'inizio della fiera lotta e la fiumana dell'invasione è stata arrestata dalla efficace e pronta raccolta di uomini e di mezzi sicché ben poco cammino essa lia potuto compiere dopo il primo e troppo facile successo.''
      Dopo aver aggiunto che in quelle condizioni sarebbe stato temerario affermare che il momento critico
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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