La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      storia, per la dignità della stirpe, per la comunanza degli affetti, per l'unità del pensiero con la Madre anche immemore, anche noncurante del suo destino. Indi le torture dello spirito e del cervello, le fu negato di pensare e di amare. L'imperatore la gratificò del suo augusto odio; sulle sue auguste labbra fiorì sempre il giammai verso ogni sua sacrosanta e legittima aspirazione. Ma gli Absburgo sanno quanti dei loro giammai hanno cancellato la storia. Ed oggi l'Esercito d'Italia, invano schernito dai bugiardi proclami imperiali, afferma che il valore italiano non è morto, e si prepara a stracciare le ultime pagine di una storia fatta d'ingiurie e d'inganni alla libertà e al diritto."
      Il generale Conte Porro sottocapo di Stato Maggiore si recava il 9 luglio a Parigi in missione militare e politica, inaugurando così quelle frequenti visite fra generali ed uomini politici delle diverse nazioni alleate che, sotto l'apparenza di semplici cortesie e tenute gelosamente nascoste tanto che se ne aveva notizia quando erano già avvenute, per tema delle spie sparse dovunque con un'abbondanza sorprendente dalle nazioni nemiche, servivano allo scambio di vedute sulla situazione e alla ricerca dei mezzi per fronteggiarla. Andò così nei primi mesi di guerra anche Cadorna in Francia e venne da noi il generale Joffre, il vincitore della Marna, comandante dell'Esercito francese, ospite del nostro Re, che ammirò entusiasticamente il valore, la resistenza, l'eroismo dei nostri soldati. Poi fu la volta degli inglesi, fra i quali il pi'in-cipe di Galles.
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      La situazione interna se andava lentamente prendendo l'intricata via d'organizzazione indispensabile ad un simile stato di cose, risentiva un pò di quel disordine, di quella imprevidenza inevitabili nel funzionamento di un organismo come quello di una nazione in guerra. A moltissimi inconvenienti venivano man mano provvedendo i decreti luogotenenziali, fra questi importantissimi quello della censura alla stampa e quello contro i propalatori di false notizie che preludiava ad altri rigori contro tutti coloro che per ragioni di partito, di politica o per collaborazione alla vasta opera di spionaggio svolta dal nemico, tentavano di deprimere lo spirito del popolo, il morale dei soldati, e mi-
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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