La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      trovavano, a portar loro con un pò più di benessere il pensiero fervido, amoroso della Patria fiduciosa.
      In ogni città d'Italia si era incessantemente lavorato a raccoglier fondi e roba pel Natale del soldato. Erano sorti comitati d'ogni specie che si erano moltiplicati nello svolgere il loro compito. La stampa tutta, unanimamente concorde si era fatta portavoce di queste opere civili e patrocinava aiutava tutte le patriottiche benefiche imprese. Le donne in questo caso furono veramente degne d'ammirazione. Ognuna di esse aveva certo alla fronte qualcuno di caro a cui pensava giorno e notte con uno struggimento dell'anima. Era quindi naturale che il suo cuore battesse lo stesso grande palpito, avesse lo stesso sospiro, vibrasse delle stesse sensazioni, sentisse che provvedendo per tutti i soldati provvedeva anche pel suo, confuso nella grande famiglia dove comuni erano oramai le lagrime, le angoscie, i sacrifìci, i lutti.
      Quando il Comando fece sapere che occorreva lana alle nostre truppe ed ogni altro oggetto atto a ripara-rerle dal freddo intenso che lassù le martoriava, in pochi giorni ai magazzini militari affluì un'enorme quantità di roba d'ogni genere: calze, berretti, pellicce, maglie, sacchi, passamontagne, scialli. Se ne accatastarono delle piramidi e furono una vera provvidenza pei soldati. In Italia tutte le donne si misero a fare indumenti di lana di cui se ne era fatta una larga raccolta coi fondi generosi giunti da ogni parte, anche dagli italiani all'estero e non solo dagl'italiani. Si lavorò nella reggia e la regina e le principesse diedero il buon esempio, si lavorò in tutte le case a questo scopo, come del resto, già si lavorava a preparar bende ed altri oggetti necessari alla Croce Rossa, agli ospedali, dei quali si sentiva un grande bisogno dovunque, perchè i feriti affluivano quotidianamente e le necessità di sollecite cure si facevano sempre più urgenti. Parecchie delle splendide sale del Quirinale a Roma divennero delle infermerie, parecchi palazzi del Re accolsero i reduci sanguinanti della gran guerra ed ospedali divennero numerose aule scolastiche ed altri edifìci disponibili.
      Mentre le organizzazioni per le opere di assistenza civile si sviluppavano man mano cercando di facili-fare il grave compito delle organizzazioni militari, le fabbriche d'ogni genere si andavano trasformando
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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