La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      Avanti bersaglieri del Re!
      Il Re li vide sfilare tutti, sino all'ultimo, salutandoli con cenni affettuosi della mano e del capo.
      Un giorno non avendo fiammiferi sottomano accese la sua sigaretta con quella già accesa di un soldato che fumava poco discosto da lui sulla soglia della tenda.
      Il corrispondente di guerra d'un giornale narrò quest'altro tipico episodio : Il Re, quando non è impegnato in esplorazioni e nell'altissima direzione dell'azione di guerra, si trattiene a dirigere le singole operazioni; come ufficiale d'artiglieria, il Re è eccellente. Giorni sono egli dirigeva i tiri di una sezione, accanto ad un sottotenente e gli dava indicazioni e consigli. Ad un certo punto gli disse:
      —Vede quel casolare? Di là si spara contro quel reparto che è subito sotto di noi.... Bisogna raggiungerlo con una cannonata e farlo saltare, ma mi pare impossibile di aggiustare questo tiro....
      —Maestà, cercherò di farlo.
      —Se lo farà, dirò che ha fatto una cosa stupenda.
      Spronato dalla parola sovrana, il sottotenente, tendendo nell'atto ogni sua facoltà, aggiustò il tiro. Lo sparo raggiunse il suo obbiettivo, il casolare saltò in un nembo di polvere. Il Re si voltò verso l'ufficiale e, senza dirgli una parola sola, gli strinse gagliardamente la mano ; poi, con un impeto incontenibile, lo prese e lo abbracciò :
      —Adesso posso andarmene, disse e partì.
      Un'ora dopo il Re incontrava un generale e gli raccontava la cosa:
      —Come si chiama quel sottotenente?
      Fu detto il nome e fu visto il volto del generale impallidire.
      —Maestà, disse, quel sottotenente è morto mezz'ora fa con tre soldati, proprio su quella vetta, accanto a quel cannone.... Se Vostra Maestà vi si fosse trattenuto ancora un momento....
      Il generale non ebbe il coraggio di finire; un tremito lo agitava e due lagrime gli rigavano le gote.
      Così dunque passava la sua vita al campo il nostro Re, su quel campo pieno di pericoli anche per lui, ma che egli non abbandonò mai durante le ostilità, rimanendovi, come vedremo, e nelle ore della vittoria e in quelle dell'avversa fortuna e mantenendo la promessa
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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