La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      per dar da mangiare ai bambini, ma non appena poterono vedere che i soldati davano di tutto anziché prendere, scoppiarono in un gran pianto di consolazione e li benedirono.
      Alle finestre delle cascine gruppi di belle ragazze salutavano allegramente al passar delle truppe. Le campane delle chiese suonavano a distesa. Ai balconi delle case appariva il nostro tricolore, tenuto gelosamente nascosto, fra la sorpresa e la gioia di chi dubitava ancora dell'inaudito avvenimento. Erano tutti così convinti della formidabile potenza dell'Austria !
      In parecchi paesi furono subito cambiati i nomi de'le vie, calpestati i segnali gialli e neri.
      Uno dei primi gentili episodi che i corrispondenti di guerra al seguito dei nostri narrarono è questo: Una donna uscita piena di paura per attingere acqua al io zo scorge un bersagliere e tenta di fuggire. 11 soldato la chiama :
      —Buona donna, sono italiano; perchè fuggi?
      —Go paura.
      —Paura di me, paura di noi? Ma noi non vi faremo alcun male!
      La poveretta rientra in fretta e alla sua signora racconta il fatto incredibile:
      —Signora; glie xe i bersaglieri!
      —Macché, te xe mata!
      —Go visto mi, coi me oci, un bersaglieri
      —No xe possibile!
      —Lo go visto; el me ga dito che 'l ne farà nissun mal.
      La signora impallidisce ed esclama piangendo :
      —Alora, Maria Vergine, i xe proprio lori!
      Quando sin dai primi giorni le nostre truppe conquistarono San Giorgio di Nogaro, il pievano, un prete patriota, montò coi bersaglieri in cima al campanile e dalla torre delle campane sventolò la nostra bandiera al grido di "Viva l'Italia !"
      Accanto a questi e ad altri episodi che dimostrano come in molti luoghi noi fossimo ansiosamente attesi, si devono registrare anche quelli di spionaggio compiuti da taluni che per rimaner fedeli all'Austria non esitarono a tradire la loro razza e il loro paese. Fra questi va ricordato un panciuto prete di Caporetto.
      Occupata la cittadina mentre la battaglia continuava, il generale che comandava le truppe di quel settore, si accorse che le mosse dei nostri e in special modo
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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