La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      trarre: chi alla Patria non dà il braccio, deve dare la mente, il cuore, le rinunzie, i sacrifici.
      E' tutta una elevazione, è tutta una sublimazione di un popolo che dev'essere voluta e compiuta.
      A coloro che restano tocca di fare che la vita nazionale si svolga ininterrotta, che le famiglie le quali perdono il loro sostegno siano in ogni forma sorrette, che i cuori si mantengano alti e forti, disposti alle gioie più intense ed ai più atroci dolori, parati a tutto,, ma fidenti nella vittoria finale; perchè giusta è la causa che ci ha mossi e la nostra guerra è una guerra santa.
      Occorre che della giustizia della nostra causa, della santità della nostra guerra gl'italiani di ogni ceto abbiano non solo, come meravigliosamente mostrano di avere, la sensazione spontanea istintiva, profonda, ma la persuazione ragionata. Occorre che ne sia persuaso il mondo civile.
      All'Italia e al mondo civile io mi rivolgo per mostrare, non con parole veementi, ma con fatti precisi, e documenti come la rabbia nemica abbia invano tentato di sminuire l'alta dignità morale e politica della causa che le nostri armi faranno prevalere.
      Parlerò con la serena compostezza della quale ha dato nobilissimo esempio il Re d'Italia chiamando alle armi i suoi soldati di terra e di mare. Parlerò come debbo, osservando il rispetto dovuto al mio grado e al luogo onde parlo. Potrò non curare le ingiurie scritte nei proclami imperiali, reali e arciducali. Poiché parlo dal Campidoglio e rappresento, in quest'ora solenne, il Popolo, ed il Governo d'Italia, io, modesto borghese, mi sento di gran lunga più nobile del capo degli Asburgo-Lorena."
      Dopo aver rilevato come gli uomini di stato tedeschi errarono nelle loro previsioni scatenando la guerra in Europa, dopo aver fatto notare che la loro tesi fondamentale per quanto riguarda la condotta d'Italia si racchiude nelle due parole "tradimento e sorpresa" verso i suoi "fedeli alleati" dopo aver messo in rilievo come il "Libro Verde" preparato da Sidney Sonnino documentasse a esuberanza le lunghissime, penose, inutili trattative trascinatesi da dicembre a maggio e come il Governo Italiano avesse giudicato severamente l'aggressione dell'Austria alla Serbia prevedendone le conseguenze, l'on. Salandra passa alla lettura di nuovi documenti dai quali risulta che nelle conversazioni fra
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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