La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      nava Luogotenente Generale suo zio Tommaso di Savoia duca di Genova che avrebbe tenuto la reggenza durante la sua permanenza al campo dove intendeva rimanere in mezzo ai suoi soldati durante tutto il periodo delle ostilità.
      26 maggio 1915—Infatti Vittorio Emanuele III, il Re soldato, lasciava Roma alla mezzanotte del 2G e si recava al Quartier Generale in zona di guerra dove appena giunto emanò all'esercito questo suo primo proclama :
      Soldati di terra e di mare!
      L'ora solenne delle rivendicazioni nazionali è suonata. Seguendo l'esempio del mio grande Avo, assumo oggi il comando supremo delle forze di terra e di mare con sicura fede nella vittoria che il vostro valore, la vostra abnegazione, la vostra disciplina, sapranno conseguire. Il nemico che vi accingete a combattere è agguerrito e degno di voi. Favorito dal terreno e dai sapienti apprezzamenti dell'arte, egli vi opporrà tenace resistenza, ma il vostro indomito slancio saprà di certo superarla.
      Soldati!
      A voi la gloria di piantare il tricolore d'Italia sui terreni sacri che natura pose a confine della Patria nostra; a voi la gloria di compiere, finalmente, l'opera con tanto eroismo iniziata dai nostri padri!
      Dal Quartiere Generale, 26 maggio 1915.
      Vittorio Emanuele.
      Mirabile esempio di equilibrio, di serietà questo proclama, a differenza di quelli degli imperatori d'Austria e di Germania sempre pieni di smisurato orgoglio e di presunzione. Da questa linea di condotta il Re d'Italia non ha mai derogato. Egli divenne il Sovrano più
      simpatico e più popolare di tutta l'Europa.
      * * *
      Entrando ora nel vivo dei fatti che seguirono questi inizi fortunati delle nostre armi è bene conoscere che oltre a questi capi supremi il nostro esercito aveva nelle sue file il principe Emanuele Filiberto di Savoia, duca d'Aosta, comandante di corpo d'armata, il conte di Torino comandante generale della Cavalleria, il principe Amedeo duca delle Puglie, di 17 anni figlio al Duca d'Aosta che serviva la Patria col semplice grado di caporale d'artiglieria, il principe Ferdinando di
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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