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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   libia
   modo su grandi estensioni allo strato di terreno sovrastante sufficiente umidità per potervi alimentare una abbondante vegetazione. Abbiamo infatti lungo la zona costiera una successione di oasi, o giardini irrigui, nei quali si sono costituiti i principali centri abitati (da Ovest ad Est Zuava, Zavia, Tripoli, Homs-Lebda, Sliten, Misurata). Anche nell'interno della Gefara se ne incontrano altre, principale tra esse Azizia.
   La Gefara rappresenta la parte meno improduttiva della regione, e quella più suscettibile di un miglioramento, della cui possibilità sono documento gli avanzi di una civiltà fenicia, greca e romana, nella quale la regione giunse a un alto grado di floridezza. Le tre città Sabrato (Marsa Zuaga), Naiat od Oea (Tripoli) e Leptis, (Homs) che diedero il nome a Tripoli (in greco Tre città) rimasto al centro intermedio, erano certamente emporii di grande importanza, e conservano tuttora, specialmente Leptis, patria di Settimio Severo, tracce monumentali del loro antico splendore, che non appare compatibile colla povertà attuale del retroterra.
   Non si può ammettere l'ipotesi che tale decadenza sia dovuta a un mutamento del clima fattosi più arido, perchè non se ne ha alcuna prova, e non se ne vede la ragione, essendo esso determinato dalla vicinanza del Mediterraneo, e dall'alternarsi su di questo delle basse pressioni d'inverno e delle alte pressioni d'estate, dovute a cause immutabili clima oceanico. La bassa pressione d'inverno richiama venti caldi dal deserto retrostante (venti di S e SW); l'alta pressione estiva vi mantiene venti marini (di NE e N): i primi attenuano i freddi invernali, i secondi i calori estivi, e ne risulta quindi un clima abbastanza mite e uniforme, con. una media annua .di temperatura nella zona costiera attorno ai 20° G, un massimo (agosto) attorno a 26° e un minimo (gennaio) attorno a 13°; valori che aumentano alquanto verso l'interno della Gefara, ma che sul Gebel tornano ad abbassarsi per la maggior attitudine. Le piogge naturalmente sono invernali (clima oceanico) mentre l'estate è quasi assolutamente asciutto. Abbiamo quindi un clima schiettamente mediterraneo, poco diverso da quello della Sicilia.
   Le piogge, per la provenienza dei venti invernali dal deserto, vi sono meno abbondanti che in Sicilia, ma vanno crescendo dall'interno verso la costa (Gharian 191 mm., Kussabat 375 mm. Tripoli 402 mm.). La vicinanza poi del deserto al mare senza ostacolo di monti vi può far nascere dei forti contrasti di temperatura, di pressioni e di venti : cosi il formarsi di una depressione sul Mediterraneo in primavera o in estate,