Stai consultando: 'Geografia e Geologia ', L. De Marchi

   

Pagina (436/453)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (436/453)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   SOMALIA
   423
   Perciò gli indigeni dividono l'anno in quattro stagioni: Gilàl (dicembre-febbraio) asciutto, caldo, con venti di NE ; Gu (marzo-maggio) con calme e pioggia; Hqgài o Har'et (giugno-agosto) con monsone di SW e scarsi piovaschi; Der (settembre-novembre) con cambiamento di vento e con pioggia.
   La quantità annua di pioggia è assai variabile da anno ad anno, ma in generale non molto abbondante; minore nella zona costiera (Mogadiscio 326 mm., Brava 304, G-iumbo 270, Kisimaio 386) che lungo il Uebi Scebeli (Afgoi 564 min., Ba-lad 765). Nella Somalia settentrionale, più elevata in prossimità del mare, pare che le pioggie siano abbastanza abbondanti, mentre scarsissime sono sulla costa del Golfo di Aden, e quasi interamente invernali (a Berbera 58 mm. annui, di cui 48 nei primi mesi dell'anno), perchè i monti retrostanti sollevano il monsone di NE.
   Questo regime delle piogge spiega il fatto che, nonostante la bassa latitudine, la temperatura non raggiunga mai gradi molto elevati, specialmente sulla costa orientale (a Mogadiscio media annua 25°.3, a Giumbo presso il Giuba 26°.5). La ventilazione quasi costante e anche i piovaschi estivi e le piogge autunnali impediscono i forti riscaldamenti, tanto che il massimo di temperatura non è raggiunto in estate, ma in primavera.
   Che ciò sia per effetto della ventilazione Io dimostra il fatto che sulla costa settentrionale, protetta dai monti retrostanti contro il monsone di SW e a piogge invernali, la temperature media anche sulla costa è, nonostante la latitudine più elevata, notevolmente più alta (Berbera 29°.4). La temperatura cresce, com'è naturale, verso l'interno, ma non raggiunge mai gli estremi di Massaua, essendo i massimi assoluti compresi fra 35° e 40°. La variazione annua di temperatura in tutta la Somalia è di pochi gradi.
   Questo quadro delle condizioni climatiche ci dimostra che la vasta regione non sarebbe preclusa a un popolamento di coloni italiani: individui sani possono acclimatarvisi, con opportune cure igieniche, e avendo cura soltanto di ripararsi dalla forte insolazione delle ore meridiane, quando il sole batte a perpendicolo. Se questa immigrazione si è mantenuta finora limitatissima, ciò è dovuto atre circostanze; alla natura ancora vergine dai terreni, che richiedono forti capitali per il dissodamento, alla scarsità d'acqua, e alla difficoltà di smercio per la mancanza di strade e per il carattere impervio della