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ERITREA
piano, occupata da popolazioni mussulmane; l'agricoltura nella parte meridionale dell' altipiano, abitata prevalentemente da abissini cristiani, e lungo le valli occidentali. Ma anche nelle zone coltivate gli abissini allevano bestiame, asini, cammelli, ovini e anche bovini per lavoro e per latte; questi nella stagione asciutta affidano a pastori che li conducono a pascolo nelle vallate e sui versanti dell'altipiano.
Nel 1922 si contavano nell'Eritrea 553.000 bovini, 1.701.000 caprini e ovini, 68.000 cammelli, 46.000 asini. Il governo della colonia provvede alle cure profilattiche e alla vaccinazione dei buoi, contro la peste bovina che aveva fatto stragi, mediante l'Istituto Sierovaccinogeno, ora Istituto di Patologia tropicale, di Asinara. Fin dal 1913 si utilizza tale ricchezza zootecnica con una industria di carne in scatole che prima della guerra forniva all'esercito 1.500.000 scatole all'anno. Oltre la carne si producono anche grandi quantità di pelli, che sono uno dei principali prodotti di esportazione.
I prodotti dell'agricoltura sono il frumento, l'orzo, la dura, legumi, ortaggi e lino, che bastano soltanto all'alimentazione interna. Essa è esercitata, come si disse, specialmente dagli abissini, gelosissimi delle loro proprietà, cosicché non si può pensare a una larga immigrazione di coltivatori italiani, che pur troverebbero condizioni climatiche e igieniche assai favorevoli. Agli europei possono essere affidate funzioni direttive e di sorveglianza, per colture speciali ad alto rendimento (coloniali e industriali): e sono già molte le concessioni fatte a tale scopo. La flora spontanea dà anche prodotti utilizzabili, officinali, tessili, tannici per la conceria: principale il così detto avorio vegetale, nocciolo del frutto della palma dum dum, largamente utilizzato nell'industria dei bottoni. Detta palma vegeta presso i pozzi e lungo i fiumi, al di disotto di 1000 metri s. 1. m., e abbonda solo nelle valli del Barca e del Mareb-Gasc. Se ne esporta per qualche milione di lire.
Tra i prodotti animali, oltre animali tropicali da serraglio e da giardino zoologico (leoni, leopardi, sciacalli, scimmie, antilopi, ecc.), interessano specialmente il commercio la piccala gazzella dig-dig che fornisce ottima pelle da guanti, P elefante, ormai ridotto però in ristrette aree boscose, le perle e la madreperla pescate nei bassi fondi dell'arcipelago Dahalak davanti a Massaua e che sono esportate per la maggior parte in India. Vi sarebbe anche ricchezza di pesci commestibili, il cui trasporto in Italia sarebbe però troppo costoso.
Grande potrà essere il rendimento in minerali, e fui stituito