considerazioni generali
413
e a questo scopo mirano soprattutto l'estendersi degli impianti idro-elettrici, le bonifiche e il miglioramento dei metodi di coltivazione, oltre le misure restrittive sul consumo di prodotti esteri.
Nei rapporti coll'estero dobbiamo tener presenti le difficoltà sorgenti dal fatto che pochi stati dominano, coi prodotti propri e dei loro possedimenti coloniali, la maggior parte dei mercati di produzione e di consumo di tutto il mondo, e che i possessori tendono ad accordarsi fra di loro e nella Lega delle Nazioni per mantenere tale predominio. La politica mondiale è ora dominata da questa grande ineguaglianza, la quale tende ad accentuarsi, anche per il fatto che negli Stati meno privilegiati, come l'Italia, la popolazione cresce rapidamente, mentre in quelli a livello economico più elevato la natalità tende a decrescere.
È questo un altro dei problemi più pressanti per l'Italia; P aumento della popolazione, che è di circa mezzo milione all'anno, mentre sono chiuse le vie principali di sfogo emigratorio. Diventa sempre più evidente il bisogno di allargare il campo di attività di questo popolo esuberante, in territori nuovi, che gli diano lavoro produttivo e indipendente.
CAPITOLO IV
Colonie e possedimenti italiani.
136. Considerazioni generali. — Non possiamo parlare di un impero coloniale italiano.
L'Italia possiede bensì anch'essa un vasto impero coloniale in Africa, su una estensione complessiva valutata grossolanamente a 2.375.000 kmq. con una popolazione indigena di circa 2 milioni. La maggior parte di essa è occupata però dal deserto e dalla steppa; in parte ha clima al quale la popolazione bianca non può adattarsi; e i territori abitabili sono in gran parte occupati da popolazione già abbastanza densa per il loro rendimento attuale, gelosa della sua proprietà, e che non sarebbe nè giusto nè politico di espropriare violentemente. Esse furono inizialmente occupate più per ragioni politiche, che