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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   produttività. mineraria.
   mazione, fondata speranza che l'Italia possa fra breve emanciparsi dall'importazione estera del grano e gli ultimi raccolti, anche di anni, come il 1927-28, di condizioni climatiche poco favorevoli, segnarono un rendimento sentibilmente maggiore.
   Più che alla coltura di cereali alcune regioni d'Italia sarebbero adatte alla coltivazione di altri prodotti più caratteristici del suo clima, e per alcuni dei quali teneva finora quasi il primato sui mercati europei: avanti a tutti l'olivo, gli agrumi, le frutta, la canapa, la vite, il tabacco. La concorrenza di altri paesi come la Spagna per gli agrumi, la California e il Sud-Africa per gli agrumi e le frutta, e la mancanza di una moderna e corretta organizzazione commerciale, non persuadono finora a una tale trasformazione di colture; ma è sopratutto ìa necessità di assicurarsi il pane ancbe in periodi di crisi economiche e politiche, che impone una estesa e sempre più intensiva coltivazione di frumento e di mais. In questi ultimi anni si è accennata tuttavia una piccola riduzione dell'area coltivata a grano, non solo come effetto della guerra, ma anche dell'estendersi di altre colture, come quella della canapa e della barbabietole da zucchero, altro prodotto di prima necessità.
   Per tutte queste circostanze il bilancio agrario dell'Italia è finora in deficit, come dimostrano le seguenti differeaze fra le importazioni e le esportazioni, e viceversa, delle principali categorie per l'anno 1924.
   in migliaia di lire Import.-Esport.
   Cereali, legumi e loro
   derivati .... 1874462
   Animali vivi, earni, uova 401165
   Zuccheri e coloniali. . 444301 Semi oleosi, oli, grassi,
   cere............559195
   Esport.-Import.
   Ortaggi e frutta . . 13540el
   Latte e latticini . . ^781
   Vini e liquori . . 365902
   Sale e tabaccai . . 162295
   Canapa, lino e juta . 296457
   Su uno scambio complessivo di circa 7 miliardi, Io sbilancio a nost. danno sarebbe di circa 640 milioni; secondo le statistiche, che sono però sempre in difetto per le esportazioni. Si comprende perciò come basterà un piccolo sforzo, più che di lavoro, di metodi, per renderlo attivo. 11 deficit è ora largamente coperto dalla produzione di seta naturale, la quale si può considerare come un complemento della produzione agraria, e che nell'anno finanziario 1923-24 diede un attivo fra esportazione ed importazione di quasi 2 miliardi, nonostante il grande sviluppo della seta artificiale che diade pure un profitto di oltre 200 milioni. E a notarsi tuttavia che, la situazione negli anni successivi è diventata più incerta, per il succedersi di raccolti scarsi, dovuti a cattive stagioni, e per l'accentuarsi delle difficoltà doganali. Ogni statistica annualeappare provvisoria.
   132. Produttività mineraria. — L'Italia non può dirsi assolutamente sprovvista di minerali metallici. I giacimenti di ferro