produttività agraria
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Questo moto ascendente fu bruscamente arrestato di, Ila guerra. Abbiamo già accennato (pag. 362 seg.) alle particolari condizioni create all'Europa e in particolare all'Italia dal dopo guerra, per la nuova politica doganale e finanziaria elei vari paesi, pei forti debiti di guerra, per la chiusura degli Stati Uniti alla emigrazione, e, possiamo aggiungere, per il diminuito afflusso di forestieri dovuto all'impoverimento delle popolazioni europee.
Esaminiamo più dettagliatamente la situazione economica d'Italia nel mercato mondiale di produzione e di scambi. '
131. Produttività agraria. — Abbiamo veduto come, specialmente per le condizioni di elima, l'Italia non sia un paese privilegiato dalla natura per la coltura agraria. Anche circostanze storiche contribuirono a peggiorare le sue condizioni: le zone costiere, che le popolazioni dovettero abbandonare per sottrarsi alle scorrerie dei pirati saraceni, divennero facilmente, per la divagazione delle acque, paludose e malariche. Le continue guerre, carestie, pestilenze e il malgoverno dei dominatori diradarono notevolmente la popolazione; il feudo, la grande proprietà, il latifondo, col conseguente assenteismo dei proprietari, e l'abbandono del fondo alla pastorizia e alla coltura estensiva, anche là dove vi erano condizioni per una coltura intensiva, inselvatichirono territorio e popolazione. La. distruzione dei boschi, dovuta all'ingordigia dei proprietari, e all'estendersi della pastorizia e delle colture, anche sui monti dove si raccoglieva per difesa la popolazione, impoverì le sorgenti perenni e mutò il regime dei fiumi, che, diventati selvaggi, trascinano al piano masse enormi di detriti, entro i quali si perdono o si impaludano. A questo stato di cose, creatosi da secoli, e particolarmente grave nel mezzogiorno, non si poteva rimediare che col mutamento del regime di proprietà e coll'impiego di forti capitali, di cui al costituirsi del regno nè governo né privati potevano disporre. Esso perciò si manteneva e in parte si mantiene in ampie regioni d'Italia; oltre che nel Mezzogiorno, nel Lazio, nella Marenna toscana, in Sardegna, nel Veronese, nella bassa Padana, nell'Estuario Veneto. Altre zone furono redente già in passato da governi più illuminati o da istituzioni private. Mirabile, e modello ad altri paesi, fu p. es. la sistemazione e canalizzazione delle acque sovrabbondanti nella zona delle resorgive della bassa Lombardia, compiuta fin dal Medio Evo dagli ordini religiosi, e continuata nei secoli successivi da tecnici valenti, Essa tra-