terreno e vegetazione nei.le diverse regioni d'italia 396
il fiume ed il mare, e hanno offerto agli agenti di degradazione sopra ricordati, un'ampia superficie di attacco. In tal modo il materiale, dapprima esclusivamente minerale, si è andato trasformando (in ciò favorito dalla millenaria opera dell'uomo), in terreno vegetale proprio alle più svariate colture intensive, quando venga colle concimazioni integrato di tutti i componenti utili alle piante.
Quantunque nelle diverse località di quest'ampia regione la natura del terreno agrario risenta della diversa natura mineralogica dei detriti alluvionali che lo hanno formato, tuttavia dal punto di vista della vegetazione non sono molto diverse le condizioni del suolo. Se ne eccettua la zona più depressa, dove la presenza di numerose risorgenze d' acqua (zona dei fontanili) determina una permanente freschezza del suolo, e dove la profondità sempre maggiore della terra arabile permette le più intense lavorazioni agrarie e i più alti rendimenti culturali.
Ma proprio all'estremo orlo della valle padana, in seguito al convogliamelo per parte delle acque dei fiumi di grandi quantità di limo specialmente durante le piene, e all' azione del mare che ne rigetta alla costa le parti più grossolane, formandovi dei cordoni littorali, si è andata formando dalle foci dell'Isonzo a Cervia una zona bassa, di parecchie centinaia di chilometri, dove 1' acqua ristagna, si fa salmastra, o addirittura dolce per l'apporto di acqua dei fiumi, e dove la vegetazione palustre assume uno sviluppo rigoglioso.
Così, attorno a specchi d'acqua più o meno salmastra, ricchi di pesci e fomiti di malaria, si sono andate formando colle piene dei fiumi estese zone di terrei: melmosi, nei quali i detriti organici della vegetazione pa. stre non trovano le condizioni adatte alla loro distruzione, e b. formano così degli ammassi torbosi alternati a melma, che costituiscono un su-strato quanto mai improprio alla coltivazione. Questa regione, in parte appena sopra elevata sul mare, rifugio di abbondante selvaggina acquatica, si va da qualche decennio, ed ora con maggiore intensità, modificando profondamente per opera dell'uomo, mediante le cosiddette bonifiche per prosciugamento.
Grandiose opere di raccolta e di prosciugamento delle acque permettono di eliminare lentamente la salsedine che imbeve il suolo, e che impedisce lo sviluppo della massima parte delle piante utili all'uomo, e, per 1'aereazione che si va determinando nel terreno prosciugato, anche i materiali torbosi ven-