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cenni sul clima d'italia
secondo le varie direzioni, può determinare sbalzi anche di parecchi gradi in poche ore. Sono noti la tramontana (vento di nord) rigidissima di Firenze e di Roma; i venti, spesso caldi (Fóhn), che precipitano dall'Appennino imminente sulle rive dell'Adriatico, dove anche l'alternarsi della bora e dello scirocco porta forti squilibri di temperatura, come sulle rive del Tirreno quello del maestrale (vento di NW) e del libeccio (vento di SW), ambedue assai violenti.
Ma più ancora che per le differente e le variazioni di temperatura, il clima delle varie parti d'Italia si distingue per il diverso regime delle piogge. Noi sappiamo che, mentre nelle regioni continentali, che meno risentono l'azione dei venti marini, le piogge cadono quasi esclusivamente in estate, sui mari e sulle regioni più esposte a venti marini le piogge cadono d'inverno e l'estate è asciutta. La regione alpina ha regime quasi perfettamente continentale, con piogge prevalenti in estate, e un inverno a piogge molto più scarse. Già nell'Appennino ligure si fa sentire invece l'influenza del mare vicino con un massimo di piogge nel tardo autunno, e un'estate poco piovosa, e questo regime si conserva più o meno accentuato su tutta la penisola, specialmente nella parte verso il Tirreno, mentre sull'angusta zona Adriatica, per la frequenza dello scirocco, l'estate è poco meno piovoso dell'autunno. La siccità estiva, caratteristica del clima mediterraneo, va accentuandosi quanto più scendiamo verso sud; nell'Italia meridionale e nelle isole possono trascorrere tre, quattro o più mesi senza una goccia di pioggia. È questa u, ' altra condizione assai sfavorevole, perchè si riflette sui regii i dei fiumi, che hanno un lungo periodo di siccità, sulla veg fazione e sullo sviluppo dell'agricoltura, sull'alimentazione e l'igiene della popolazione. Invece nel resto d'Italia non vi è un periodo di siccità assoluta, e in particolare la pianura padana, chiusa fra la regione alpina a regime continentale e l'appenninica a regime oceanico, è soggetta a un regime intermedio, con due massimi di pioggia in primavera ed autunno, e due minimi in inverno ed estate. Perciò il Po non presenta magre molto accentuate, perchè i fiumi alpini hanno la loro piena in estate, anche per la fusione dei ghiacci, mentre gli appenninici 1' hanno in inverno, e perchè i grandi laghi regolano alcuni dei principali affluenti (Ticino, Adda, Oglio, Mincio).
Ancor più irregolare, che per il regime, è la distribuzione delle pioggie per quantità. La condensazione del vapore atmosferico è determinata principalmente dal sollevamento e dal