Stai consultando: 'Geografia e Geologia ', L. De Marchi

   

Pagina (387/453)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (387/453)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   374
   gli imperi coloniali
   come lo stato di Nuova York già nuova Amsterdam, e, dopo la recente guerra anglo-boera, il Transvaal e 1'Orange nel Sud Africa. 1 suoi possedimenti d'oltre mare sono però ancora assai estesi, abbracciando una estensione complessiva che è 60 volte quella del territorio nazionale, e tra i più produttivi e più ordinati. Particolarmente importanti sono quelli delle Indie Orientali che abbracciano le principali isole della Sonda (Giava, Sumatra, Borneo, Celebes) gli arcipelaghi delle Molucche e di Timor e una parte sud-ovest della nuova Guinea. Essi comprendono colonie di dominio diretto e protettorati su stati indigeni, e forniscono in grande abbondanza i prodotti della flora tropicale, in particolare spezie, caucciù, zucchero, caffè e the, tabacco, cinchona (da cui si estrae la china), copra, e anche prodotti minerari come petrolio e stagno. Assai meno importanti sono i possedimenti d'America: la Gujana olandese, e la colonia Curacao con un gruppo d'isole adiacenti nel Mare Caraibico. Esse, per la loro posizione tropicale, sono pure campo di coltivazioni tropicali, specialmente di canna da zucchero. A tali coltivazioni, alle quali non possono attendere lavoratori bianchi, il governo ha in parte provveduto importandone dalle Indie orientali. Per questi suoi domini coloniali, l'Olanda che, per la natura del suo territorio (che l'industria degli abitanti e i capitali prodotti dal commercio coloniale hanno saputo però ridurre uno dei più produttivi d'Europa) sarebbe paese commercialmente assai povero, è invece uno dei paesi più ricchi d'Europa.
   Impero inglese. — Ma il paese che, per la sua posizione insulare, per le sue condizioni politiche e religiose, e per la povertà stessa del suo terreno agricolo, che spinsero la popolazione a navigare ed emigrare, potè e seppe con direttive costanti costituirsi in quattro secoli il più grande impero coloniale, assorbendo anche gran parte delle colonie portoghesi, olandesi e francesi, è la Gran P etagna. Essa possiede la più grande estensione di domini c/' jniali tanto nelle due Americhe, quanto in Africa, in Asf , in Oceania, per un complesso di circa 34 milioni di Kmq. con più di 400 milioni di abitanti.
   Nell'America del Nord dipendono dalla Gran Bretagna il Dominio (governo indipendente sotto un governatore inglese) del Canadà e le colonie del Labrador e il Terranova; complessivamente circa la metà dell' intero continente. Finora questi possedimenti provvedono la madre patria specialmente di