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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   metalli
   367
   duttori, specialmente nella grande Standard Oil Company americana e nel Sindacato Anglo-Olandese (Royal Dutcli Company), che per la loro grande potenza finanziaria possono influire anche sulla politica dei paesi, tanto produttori che consumatori. I danni della concorrenza persuasero ad accordi internazionali, che assicurino il monopolio.
   Nel 1927 la produzione di petrolio fu
   Negli Stati Uniti di 125
   Nel Messico 10
   Venezuola 9,4
   In Russia 10
   » Persia f 4.9
   Nelle Indie e Olandesi 3.1
   In Romania 3.7
   Perù 1.4
   » Polonia 0.7
   milioni »
   tonnellate
   Metalli. — Minerali da cui si possono estrarre metalli utili si trovano pure diffusi in molti paesi, specialmente, però in quelli di terreni geologicamente antichi; ma hanno importanza industriale solo i giacimenti più estesi e produttivi. L'oro si trova in piccolissime proporzioni in quasi tutte le rocce cristalline, e veniva estratto dalle sabbie di molti fiumi, provenienti da monti cristallini, anche in Italia; ma vere miniere non si trovano, finora, che nel Transvaal (Sud-Africa), nell'Australia Sud-occidentale, negli Stati Uniti, Alaska e Canada, negli Urali e nella Siberia. La produzione dell'oro, importante specialmente come mezzo fondamentale di scambio (moneta tipo), è quindi dominata da tre Stati: Inghilterra, Stati Uniti e Russia.
   Ma più dell'oro è importante nell'economia mondiale il ferro, con cui l'uomo si è foggiato la maggior parte de' suoi strumenti di lavoro e di difesa, e di cui Io sviluppo delle industrie meccaniche ha intensificato enormemente il consumo e la ricerca.
   Gli Stati Uniti, la Francia e la Gran Bretagna forniscono da sole i tre quarti della produzione mondiale di minerali di ferro. Su circa 170 milioni di tonnellate estratte nel 1923, 66 milioni e mezzo lo furono negli Stati Uniti, 48 milioni e mezzo nella Francia, e 11 milioni nell'Inghilterra: segue la Svezia con 9 milioni e mezzo, la Germania e il Lussemburgo con 7 milioni ciascuno, la Spagna con 5.
   Prima della guerra il primato in Europa lo teneva la Germania (28.6 milioni di tonnellate nel 1923), la cui industria metallurgica fu in gran parte arrestata dall'occupazione temporanea da parte degli alleati dei grandi centri industriali dell'ovest, dalla perdita delle miniere di Lorena, e dalla ridotta produzione di carbone per arresto o cessione di miniere