-'STRIBUZIONE DELLE PRINCIPALI MATERIE PRIME 365
più produttivi si riscontrano lungo la zona degli avanzi delle catene mantuose di quell'epoca (Caledoniana ed Erciniana) che dalla Scozia per l'Inghilterra, la Francia settentrionale e il Belgio, la regione renana, la Westfalia, i monti della Boemia, l'Alta Slesia si prolunga con rilievi più o meno accentuati fino al bacino del Donez (affluente del Don) nel centro della Russia, negli Urali e nella Siberia meridionale lungo 1' orlo settentrionale dei Monti Tian Scian (o Azzurri). Ricchi giacimenti si trovano anche in Cina, di minore importanza nell'Africa australe (Transvaal e Natal), e certamente altri si scopriranno in regioni finora inesplorate.
Nella Gran'Bretagna, dove fin dal Secolo XVI fiorivano già varie industrie tessili e metallurgiche, e dove fu inventata nel Secolo XVIII la macchina a vapore, si ebbe il primo è più vasto sfruttamento, favorito anche da condizioni locali veramente privilegiate: depositi estesissimi di carbone (16.000 kmq.), generalmente superticiali e quindi di facile estrazione, in vicinanza del mare e quindi di facile esportazione, e in vicinanza anche di ricchi giacimenti di minerale di ferro, e quindi di immediata applicazione. Si comprende perciò come essa abbia potuto sviluppare le proprie industrie, e diventare nello stesso tempo la principale fornitrice di combustibile a tutte le industrie nascenti negli altri paesi, a prezzo di monopolio. Tale primato potè conservare anche dopo la messa a frutto dei vasti giacimenti dell'Kuropa continentale, specialmente dal Belgio e della Germania, sia per il grandioso sviluppo dell'industria mondiale, sia per la qualità più pregiata del carbone (specialmente quello di Cardiff e Newcastle) che distillato dà un coke industriale, perchè molto duro e ricco di calorie.
La guerra venne però a indebolire le basi di tale primato. Gli Stati Uniti possiedono pure ricchissimi giacimenti di carbon fossile, lungo il versante occidentale dei Monti Alleghany (pure paleozoici), cioè molto lontani dal mare e quindi di difficile e costosa esportazione. Tuttavia il grande aumento di prezzo portato dalla guerra creò la convenienza anche di esportare carbone, organizzando appositi trasporti ferroviari a un porto speciale sulla costa dell'Atlantico (Hampton Roads): e creando cosi una concorrenza al carbone inglese specialmente nel Canadà, nell'America del Sud e nei paesi del Pacifico. La Germania, che aveva nei decenni anteriori alla guerra sviluppato in modo grandioso le sue industrie, intensificò lo sfruttamento delle sue miniere non solo di carbon fossile, ma anche di lignite, in modo da poter sopperire ai suoi bisogni e anche provvedere i paesi circostanti: i trattati di pace la privarono temporaneamente o per-mantemente di parte della sua ricchezza, essendo in particolare passata la maggior parte dei giacimenti dell'Alta Slesia in possesso della Polonia, che è diventata anch'essa esportatrice, nonostante il grande sviluppo delle industrie ereditate dalla Russia e dalla Germania. Anche la Ceco Slovacchia tende a sviluppare la produzione propria. Finalmente in altri paesi come la Svezia, la Norvegia, la Francia, la Svizzera, l'Italia, le acque