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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   ECONOMIA E POLITICA
   CAPITOLO IV
   Distribuzione deile materie prime e dei territori.
   121. Economia e politica- — Per darci ragione delle con dizioni politiche attuali dei mondo, e in particolare dell'Italia, della quale tratteremo nella Parte seguente, bisogna aver presente qual'è la distribuzione fra i vari stati delle principali fonti di produzione. La politica è ormai diretta in prima linea dall'economia, e questa ha fondamento naturalistico.
   Questo legame si è affermato in modo particolare nel Secolo XIX, che rappresenta un periodo di radicale e universale trasformazione della vita economica e sociale, dovuta a due fatti: un aumento accelerato della popolazione e il sorgere della grande industria, accentratrice di mezzi di produzione. Ambedue questi fatti sono la conseguenza dei grandi progressi delle scienze sperimentali, che, dando norme più razionali all'igiene pubblica, diminuirono notevolmente la mortalità, e, creando le macchine, accelerarono miracolosamente la produzione e i mezzi di comunicazione e di trasporto.
   Nei secoli passati si può dire che ogni stato ricavava dal proprio territorio gli elementi essenziali di vita per la sua popolazione: gli elementi e i materiali per le industrie artigiane della casa, del vestimento, e delle armi. La difficoltà delle comunicazioni e la molteplicità dei confini restringevano di molto i commerci internazionali, che si limitavano quasi esclusivamente alle materie ricche (spezie, gomme, metalli preziosi, seta, tappeti e tessuti rari, ecc.) che soli potevano pagare le forti spese di trasporto e dogane.
   Tale regime a economia chiusa (autarchia) dei vari stati è provato anche dalla frequenza delle carestie e delle pestilenze, conseguenti spesso ad annate di cattivo raccolto, e delle piccole guerre, aventi carattere quasi di razzie, provocate spesso dalla necessità di procurarsi a spese del vicino i mezzi di sussistenza.
   I due grandi fatti accennati sopra, l'aumento della popolazione e il sorgere della grande industria capitalistica, trasformarono radicalmente i rapporti fra gli stati, e fra le classi sociali.