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agricoltura
sentimento d'arte. Ma quando queste nuove soddisfazioni sono diventate un bisogno, anche artificiale o convenzionale, è dalla natura ch'egli deve chiedere la materia per soddisfarlo.
Questa stretta dipendenza tra l'uomo e la terra è naturalmente più evidente in quelle occupazioni umane rivolte a ricavare direttamente dal terreno i prodotti di immediato consumo; anzitutto il lavoro agricolo che fissò l'uomo alla terra, e per ragioni analoghe la raccolta dei frutti spontanei, la caccia, l'allevamento del bestiame e la pesca che fissò l'uomo in vicinanza delle acque, fiumi, laghi e mari.
Legato alla terra è pure il lavoro minerario, V estrazione dei materiali costruttivi e ornamentali, dei minerali metallici, dei combustibili fossili, prodotti che non sono generalmente consumati allo stato grezzo, ma richiedono una elaborazione, e hanno dato origine fin dalla più remota antichità a lavori industriali (lavorazione delle pietre, industria tessile, forni di calce, estrazione dei metalli dai minerali, loro lavorazione e unione in leghe metalliche, ecc.). Col crescere della popolazione e della produzione naturale nacque la necessità degli scambi di prodotti agricoli e industriali, e quindi il lavoro di trasporto, e il commercio, che occupò un numero sempre maggiore d'uomini in un lavoro che, se non è vincolato immediatamente al suolo, lo è mediatamente, perchè da esso proviene la materia di scambio. Fin dall'epoca preistorica l'attività umana si divide nelle tre forme fondamentali; agricoltura, industria, commercio e trasporti che rappresentano tuttora le forme delle occupazioni materiali. Collo svolgersi della civiltà a queste si aggiunsero le occupazioni civili, le quali non rappresentano che 1' organizzazione necessaria per un ordinato e profìcuo svolgimento delle precedenti (occupazioni amministrative politiche, finanziarie). Le occupazioni intellettuali e religiose, che rispondono ai più elevati bisogni dello spirito, e non sono, almeno coscientemente, legate all'ambiente, sono riservate a una esigua minoranza.
Nella distribuzione naturale delle occupazioni umane, di cui si conservano presso le popolazioni selvagge anche le forme più primitive, si riscontra un legame oltre che colla natura delle varie regioni, colla natura e la razza dei popoli che le abitano. In ordine progressivo di difficoltà esse si possono classificare nelle seguenti categorie:
1.a Caccia e raccolta dei prodotti spontanei.
2.' Agricoltura primitiva, senza aratro, ma colla sola zappa, e senza concimi neppure animali.
3.a Pastorizia e allevamento del bestiame.