DISTKIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE 317
s-ono che essa crebbe nel secolo scorso più rapidamente della popolazione, per l'aumento delle aree coltivate, per i migliorati metodi di produzione, ¦e per la facilità dei trasporti dalle zone produttive in eccesso a quelle produttive in diletto, ma che producono altre merci suscettibili di scambio •(esempio tipico l'Inghilterra).
La popolazione attuale del globo si valuta a circa l.Si 0 milioni di uomini, dei quali 485 abitano l'Europa, 920 l'Asia, 150 l'Africa, 230 le due Americhe e 10 l'Oceania: valutazione grossolana, tranne che per l'Europa.
111. Distribuzione della popolazione. — La popolazione è distribuita in modo molto irregolare sulla superficie delle terre emerse Se prescindiamo dalle terre glaciali, quasi inabitate, le terre emerse hanno un'estensione complessiva di circa 132 milioni di chilometri quadrati. Per rappresentare numericamente la distribuzione degli uomini su di essa si e introdotto il concetto di densità di popolazione, definita rial numero di abitanti per chilometro quadrato. Ora risulta che dei 132 milioni di kmq. solo 3 milioni hanno una densità superiore ''OO, e comprendono la Cina, il Giappone, l'India nord-orientale, una zona centrale d' Europa, dall' Inghilterra all'Italia, Giava, l'Egitto e gli Stati Uniti nord-orientali. Per altri 3 milioni, che rappresentano in generale zone contigue alle precedenti, la densità è compresa fra 50 e 10U. Complessivamente abbiamo in questi 6 milioni di kmq. più della metà della popolazione totale del globo. In circa 13 milioni di kmq. la densità è tra 10 e 50, in altri 13 milioni da 1 a 10; per i rimanenti 100 milioni si ha meno di un abitante per kmq.
La popolazione terrestre è quindi distribuita in modo molto ineguale. Le cause di questa ineguaglianza sono molteplici. È evidente che l'umanità dev'essersi tin dal principio maggiormente concentrata nelle regioni che offrivano più facile e abbondante nutrimento; quindi nelle terre più Atte alla coltivazione dei cereali, che sono l'alimento fondamentale della grande maggioranza degli uomini. Infatti i maggiori agglomeramene si verificarono nelle grandi pianure alluvionali, e in generale nei terreni facilmente disgregabili, e penetrabili all'acqua e all'aria, che cioè sono i più atti all'agricoltura. In processo di tempo, coll'evoluzione progressiva delle varie industrie, i terreni minerari, specialmente quelli ricchi di minerali metalliferi, di pietre utili o preziose, di carbone, di petrolio, divennero naturali richiami di popolazione. Il mare è un altro naturale richiamo, per la pesca e per il commercio, che si concentra di preferenza nei punti più atti alle operazioni di imbarco e di sbarco, e più protetti