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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   l'età bklla terra
   entro limiti grossolani, tanto la durata complessiva delle ère geologiche, dal momento in cui si iniziò la serie sedimentare, quanto la durata delle singole ère.
   Vari sono i metodi a cui si ricorse in questi tentativi. Essi sono basati.
   1.° Sullo spessore dei singoli strati geologici, in particolare di quelli di carattere alluvionale e litoraneo, paragonato allo spessore medio dello strato che si forma nel periodo di un anno nelle valli alluvionali, nei delta, nei depositi litoranei. Bisogna supporre però che il processo di formazione siasi svolto in tutte le epoche colla stessa velocità con cui si compie attualmente. In tale supposto il «tempo decorso dall'inizio dell' èra paleozoica risulta di almeno 100 milioni di anni.
   2.° Sulla salsedine del mare. Conoscendo approssimativamente la quantità media di sale (cloruro di sodio) che è portata in un anno al mare dai fiumi, si può calcolare quanti anni si richiederebbero, perchè si concentri nell' intera massa dell' oceano la quantità di cloruro di sodio che esso attualmente contiene, nel supposto che inizialmente l'oceano, prodotto dalla prima precipitazione del vapor d'acqua , fosse d' acqua dolce. Noi sappiamo infatti che i laghi desertici, benché alimentati da acque dolci, per effetto dell'evaporazione diventano salsi, perchè i sali non evaporano. Ora l'oceano è come un lago chiuso, assoggettato all' evaporazione.
   Su questa base fu calcolato che dal momento della formazione dei primi mari sarebbero trascorsi non più di 160 milioni d'anni.
   È evidente che i dati di questo calcolo sono molto arbitrari, supponendosi costante la massa oceanica, costante la massa di acqua fluviale versata in un anno nei mari, costante la proporzione di cloruro di sodio contenuta nelle acque dei fiumi: e ponendosi il presupposto di un oceano inizialmente dolce.
   3.° Sul gradiente geotermico (pag. 61). Data una sfera a temperatura altissima e uniforme, e che si raffredda per irradiazione, la teoria della propagazione del calore per conduttività dà la legge del raffreddamento e quindi la temperatura che si stabilisce in ogni punto e il valore del gradiente geotermico (cioè dell'aumento di temperatura colla profondità), dopo un certo tempo. Reciprocamente, data la temperatura iniziale, si può determinare il tempo che ha