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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   evoluzione gkogkafica 305
   ripetuta formazione e scomparsa di grandi continenti attraverso l'Atlantico settentrionale e l'Atlantico meridionale.
   Per questa regione trovò grande, se pur contrastato, favore l'ardita ipotesi recentemente lanciata da Alfredo Wegener, secondo la quale tino alla fine dell'era mesozoica tutti i continenti sarebbero stati riuniti in un blocco solo, circondato da un solo oceano (fig. 185). Al principio del periodo giuri se in questo grande blocco si sarebbero forniate delle crepe, incominciandosi p. es., a staccare il Sud-America del Sud-Africa, e propagandosi di qui la crepa verso nord a formare lentamente il grande canale dell'Oceano Atlantico, che colla corrispondenza tra le rientranze di una sponda colle sporgenze dell'altra, si presenta appunto come una grande crepa che sarebbe andata allargandosi. Nello stesso tempo si sarebbero
   Fig. 135. — 11 continente unico (Pandai continend Wbgener).
   staccati a sud l'Antartide, l'Australia. l'India, il Madagascar (fig. 136) e il movimento sarebbe continuato e continuerebbe tuttora. Ancora nel Quaternario l'Europa settentrionale sarebbe stata congiunta alla Groenlandia e all'America del Nord, cosicché questo movimento di deriva dovrebbe compiersi con una velocità di circa un chilometro al secolo (9 m. all'anno!). Nello stesso tempo anche i poli andrebbero continuamente spostandosi, tanto che nel Carbonifero e Permiano il polo australe si sarebbe trovato nell'Africa del sud, spiegandosi con ciò il periodo glaciale australe (pag. 273). Il complesso degli argomenti geologici e paleontologici raccolti dal Wegener a sostegno della sua ipotesi è veramente impressionante, benché vi siano anche fatti che male si accordano con essa. Ma particolarmente difficile ad accettarsi sembra la possibilità o la causa di tale progressivo scorrimento delle grandi masse continentali. Egli le considera come grandi masse di Sial (pag. 247) immerse e galleggianti in una massa plastica più densa di Sima che rimarrebbe scoperto nel fondo dei mari. Queste masse galleggianti sarebbero sospinte
   De Marchi. — Geografia fisica e Geologia.
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