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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   era. terziaria
   1.° Cetacei (es. balena, delfino) 9.° Ungulati (quadrupedi a zoccolo);
   2.° Sirenidi (es. dugong, lamantino) perissodattili o a numero di-
   3.° Sdentati (es. bradipo) spari di dita (es. cavallo, rinoce-
   4.' Roditori (es. lepre, topo) ronte, artiodattili o a numero
   5.° Insettivori (es. riccio, talpa) pari di dita (es. majale, bue)
   6.° Pipisterelli 10.° Proboscidati (es. Elefante)
   7.° Carnivori (es. cane, gatto, orso) 11.' Lemuridi (proscimmie)
   8.° Iracoidei (es. Uyrax, piccolo ani- 12.° Primati (scimmie ed uomo).
   male dell'Africa e della Siria)
   Ora nella fauna dei mammiferi del terziario si sono trovati animali che per alcuni caratteri, specialmente dei denti e delle zampe (ai quali si connette, secondo la legge di correlazione dimostrata da Cuvier, tutta
   Fig. 121. — Scheletro di l'henarodits primaevus (lungh. m. 1,30).
   la struttura scheletrica, e la vita fisiologica dell'animale) possono attribuirsi ad ordini diversi, e rappresentauo quindi anelli di congiunzione o di passaggio da un ordine a un altro.
   Così i primi carnivori (creodonti), hanno caratteri diversi dai carnivori attuali e si avvicinano agli insettivori e perfino ai marsupiali (non placentati), ed è notevole il fatto che esiste tuttora nel Madagascar un marsupiale avente i caratteri dentali e digitali dei creodonti terziari e dei carnivori attuali. Un ungulato a cinqne dita, grande come lo stambecco, il Phenacodus primaevus (fig. 121), presenta caratteri dentali e scheletrici che lo accostano ad altri ordini, principalmente ai carnivori e agli insettivori, quasi indicando l'esistenza di un ceppo primitivo di tutti i mammiferi.
   Ma anche tra le famiglie di uno stesso ordine, i generi di una stessa famiglia e le specie di uno stesso genere, la fauna terziaria rivela dei gradini di trapasso. Cosi un grande carnivoro del miocene, VAmphicion,