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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   giurese
   279
   grande estensione dei depositi di origine chimica (sale, gesso, anidrite) indicherebbe una forte evaporazione e quindi clima caldo e secco, e una più alta temperatura anche delle acque costiere.
   93. Giurese. — Questo sistema, che prende il suo nome dalla catena del Giura svizzero, dove è regolare e fu studiato fin dal principio del secolo scorso, si distingue dal precedente per l'estensione, molto maggiore che nel Trias, dei sedimenti marini, i quali rappresentano un'ampia trasgressione del mare sui vasti continenti del periodo precedente. Questi sedimenti sono tuttavia, nella grande generalità, di mare non molto profondo, e presentano una regolarità e una conformità, in regioni anche molto remote, veramente straordinarie. Così in India si sarebbero distinti gli stessi piani e sottopiani, che erano stati distinti, con perfetta concordanza, in Inghilterra, in Francia, in Germania. I piani in cui viene diviso sono tre: il Giurese antico o Lias, il Giurese medio o Dogger, il Giurese recente o Malm, che rappresentano una espansione sempre crescente del mare.
   La flora è molto uniforme, dallo Spitzberg al Sud-Africa, e attesterebbe uniformità di clima caldo: essa differenzia poco da quella della fine del Trias, però con nuovi tipi di felci, e con predominio sempre crescente delle cicadee e delle conifere.
   Gli abeti dell'Isola di Re Carlo, a 78.° Lat.-N. conservano i loro anelli di crescenza annuale, prova di una spiccata alternanza di stagioni, che è indizio anche di una divisione in zo/e climatiche, perchè le stagioni non possono essere eguali a tutte le latitudini.
   Anche la fauna marina segna differenze notevoli da regione a regione, indizio forse della formazione di bacini mediterranei distinti, e forse di una distinzione di zone climatiche differenti e in particolare di una zona boreale più fredda e di una equatoriale assai estesa più calda; se pure, come alcuno sostiene, non debba invece interpretarsi come espressione di una diversa profondità dei mari.
   Tutti gli ordini di animt'i marini inferiori sono rappresentati, come nel periodo prfe 'edente; molti però con forme tipiche del giurese, specialmente le Ammoniti-, mentre le Be-lemniti assumono una ricchezza e varietà straordinarie. I pesci teleostei, apparsi alla fine del Trias, non segnano un progresso sostanziale: fra essi è il Leptolepis, assai simile all'aringa attuale.