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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   periodi precambriano, cambriano, siluriano, devoniano 269
   nente artico cambriano, e nel quale si sarebbe elevata una catena montuosa (Catena Caleponiana) a sud della catena buroniana.
   Dal punto di vista paleontologico il Devoniano o Devonico è una continuazione del siluriano; scompaiono però le grap-toliti, diminuiscono le trilobiti, aumentano notevolmente i pesci, alcuni dei quali assumono forme caratteristiche dell'èra.
   Fi'-. 108. — Pesci placodermi del Paleozoico. — A. Pteraspis ; B. Cephalaspis;
   C. Pierichlhys; I>. Coccostetis.
   La maggior parte sono a squame dure, ossee, aventi forma di losanga, e sono detti perciò ganoidi (dal greco ganos-qvama), che nella fauna attuale sono rappresentati dagli storioni e da altri pochi pesci d'acqua dolce dell' Africa e dell' America settentrionale. Compaiono 'nche i pesci selaci (squali, razze) e i dipnoi, cioè a doppia respirazione, bronchiale e polmonare. La flora continentale è ancora poverissima. L'estensione dei vari terreni devoniani proverebbe che a metà del periodo è avvenuta un' enorme trasgressione (pag. 257) del mare nell' emisfero boreale, contemporanea, a un'enorme regressione nell' emisfero australe. Mentre cioè larghe zone dell' Europa centrale, della Russia, della Siberia e dell'America del Nord si sommergevano sotto il mare, ampie regioni australi venivano ad emergere: nelle prime infatti si