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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   periodi precambriano, cambriano, siluriano, devoniano 267
   grande uniformità delle faune, e soprattutto dal fatto che anche nelle regioni artiche e antartiche si incontrano flore fossili analoghe a quelle di tutte le altre zone, e che dimostrano un sviluppo di vegetazione arborea assolutamente incompatibile colle basse temperature.
   La vegetazione ha caratteri e sviluppi quali si incontrano attualmente, ma con varietà di specie immensamente maggiore, nel sottobosco della foresta equatoriale e rivelerebbe quindi un clima caldo umido, uniforme, senza variazione sensibile di stagioni. Bisogna tuttavia non generalizzare troppo facilmente, poiché vedremo che non mancano prove di condizioni locali molto diverse, e di un sensibile mutamento dai primi agli ultimi periodi dell'èra.
   Nella grande variazione di condizioni fisiche e biologiche, verificatesi nella lunghissima èra paleozoica, si nota un più spiccato distacco fra i primi quattro periodi (Precambriano, Cambriano, Siluriano, e Devoniano) e gli ultimi due (Carbonifero e Permiano). Dovendo tenerci alle grandi linee, limitiamoci a riassumere i caratteri specifici di queste due grandi sezioni dell'èra.
   88. Periodi precambriano, cambriano, siluriano, devoniano. — Dagli scisti cristallini dell' arcaico si passa, senza netto distacco, ai terreni schiettamente sedimentari cioè non metamorfizzati. Il distacco è più spiccato dove vi è discordanza (pag. 257) fra i terreni arcaici e i terreni precambriani diversamente dislocati, e fra questi e i terreni cambriani orizzontali, com'è in Russia e nell'America settentrionale (Colorado). Ma il passaggio è segnato principalmente dalla comparsa dei primi fossili, tra i duali importantissime le prime Trilobiti, già distinte in specie diverse nei vari piani del Cambriano. Questi crostacei marini presentano una organizzazione assai sviluppata, come dimostrano le figg. 105-106, dove 1' amatale è ricostrutto: essi avevano una corazza dorsale snodata, che permetteva lo*1' '1 arrotolarsi, chiuden-dovisi per difesa. La fauna di crostacei, brachiopodi, vermi, molluschi, meduse, coralli foraminiferi, e altri tipi inferiori, è straordinariamente uniforme, e anche i terreni offrono una grande uniformità, almeno nelle regioni più studiate, che dalla Russia vanno, attraverso la Scandinavia e l'Inghilterra, fino all'America del Nord. Essi sono infatti costituiti prevalentemente da arenarie e conglomerati, depositi terrestri o di spiaggia o di mare poco profondo, comprovanti l'esistenza di un