era primaria
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nella maggior parte dei casi esse furono sollevate in superficie da movimenti orogenetici e spogliate degli strati sovrastanti dall'erosione subaerea.
Così furono p. es., isolati i massicci centrali di Spagna, Francia, Alsazia, Baviera, Boemia, e i nuclei cristallini dei Pirenei, delle Alpi e dei Balcani.
In Italia si incontrano scisti cristallini, oltre che in parecchi nuclei alpini, all'altra estremità della penisola: in Calabria, in Sicilia e Sardegna. Ma come si è trovato che qualcuno dei nuclei alpini era prodotto di metamorfismo di terreni posteriori all'arcaico (pag. 245-246), così non possibile affermare con sicurezza l'età anche di questi.
I terreni arcaici sono generalmente poco fertili, ma forniscono ottimi materiali di costruzione e, per il facile sfoglia-mento, di copertura degli edifìci. L'alterazione dei silicati sotto 1' azione degli agenti atmosferici (caolinizzazione vedi pag. 178) è molto avanzata, e sono perciò frequenti i giacimenti di caolino. Ma la ricchezza principale di alcune regioni arcaiche è data dalle pietre preziose (diamante, zaffiro, smeraldo, rubino, topazio, granato, ecc.), e dai filoni metalliferi. Molti dei più ricchi giacimenti di pietre preziose, d' oro, di platino e di altri metalli pesanti si trovano in filoni dell'arcaico.
CAPITOLO III
Èra primaria 'o paleozoica.
87. Caratteri generali. — I terreni attribuiti all'era primaria o paleozoica rappresentano uno spc jre di parecchie diecine di chilometri e sono costituiti in prevalenza da rocce clastiche, arenarie e scisti, ordinariamente di colore oscuro, e talvolta in parte cristalline. Essi rappresentano quindi come una forma di transizione dai terreni arcaici ai terreni secondari.
La flora è costituita, in quasi tutta la serie dei terreni da Crittogame, poiché solo nei piani più alti compaiono delle gimnosperme; tutte piante perenni senza fiori, molte delle