Stai consultando: 'Geografia e Geologia ', L. De Marchi

   

Pagina (277/453)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (277/453)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   264
   i terreni arcaici 264
   Si comprende che questi antichissimi sedimenti, assoggettati per tutti i periodi geologici successivi a continue vicissitudini di deformazione, rotture e scorrimenti anche a grandi profondità, e da injezioni di magma, siano fortemente ripiegati, fratturati e dislocati.
   In essi sono frequenti i filoni metalliferi, che rappresentano il riempimento di spaccature per depositi di minerali e metalli abbandonativi dalle acque, e i fi,loni o dicchi vulcanici, prove di un'attività vulcanica naturalmente più intensa in quel periodo ,più prossimo al primo consolidamento della crosta terrestre.
   Si comprende anche, per le stesse ragioni, il fatto che in questi primi terreni sedimentari non siansi finora riscontrati dei fossili.
   Noi non possiamo ammettere che in tutta quell' epoca, la quale dallo spessore dei terreni (che raggiunge talora i dieci chilometri), si deve giudicare di una durata immensamente lunga, sia mancata sempre la vita. Nei primi terreni fossilli-feri del successivo paleozoico si incontrano forme di organismi già così elevati, che siamo portati necessariamente, secondo la teoria della discendenza naturale, ad ammettere l'esistenza anteriore di organismi più semplici, dai quali sono derivati. Molto probabilmente questi organismi, anche perchè erano più semplici e forse la più parte privi di scheletro, furono distrutti dal processo stesso di metamorfismo dei sedimenti. La presenza abbastanza frequente di lenti di calcare e di grafite (che è la forma più pura di carbon fossile) e antracite, entro gli scisti arcaici, può essere dovuta al metamorfismo di depositi di origine organica: poiché abbiamo veduto che tale origine hanno generalmente i calcari e i carboni.
   Si era creduto di riconoscere in alcune caratteristiche strutture di certi calcari dell'arcaico inferiore, trovate in vari punti del globo (Canada, Baviera, Pirenei, ecc.), la struttura di varie specie di foraminiferi (Eozoon), ma poi si dovette riconoscere che sì trattava di una struttura puramente minerale (concrezione).
   Nelle formazioni superiori/ ell'èra, alla quale finora resta il nome di arcaica (terreni Algonkiani: u Precambrici), furono trovati recentemente dei fossili di gruppi inferiori (radiolari, vermi, idrozoi, crostacei, ecc.). Questi terreni dovrebbero quindi, per definizione, entrare nel gruppo dei Paleozoici.
   In molti punti dei continenti affiorano in superfìcie rocce arcaiche; ma di poche si può affermare che siano nella loro posizione originaria;