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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   facies
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   mali tuttora viventi, di cui si possa risalire l'evoluzione fino agli strati più antichi: esempio rarissimo è quello di un attuale brachiopodo di mare molto profondo, la Lingula, che si riscontra, in forma quasi invariata, anche nella più antica serie di terreni fossiliferi.-
   84. Facies. — Da quanto precede si comprende che dall'aspetto esterno, dalla struttura litologica, dalla costituzione chimica e dai fossili di una roccia sedimentare si può giudicare, spesso a prima vista, del modo e delle condizioni di ambiente in cui si è formata. Questo complesso di caratteri litologici e paleontologici dicesi facies della roccia sedimentare. Si distingue evidentemente una facies litologica e una facies paleontologica, e se la prima serve a definire l'ambiente fisico di formazione di un sedimento, la seconda serve a definirne l'ambiente biologico, ma sopratutto, come si disse, a stabilirne Vetà. Due sedimenti aventi facies litologica eguale, possono, per i fossili che contengono, attribuirsi a formazioni non contemporanee, e viceversa possono essere dimostrati contemporanei sedimenti litologicamente diversi.
   La facies ci potrà dire anzitutto in molti casi se il deposito si è formato in terra o in mare. I depositi terrestri si distinguono principalmente in base alla facies litologica, trattandosi generalmente di terreni clastici (pag. 242); distingueremo infatti facilmente, secondo i principi svolti più sopra, una facies glaciale o alluviale o palustre o eolica o franosa
   0 eluviale, intendendosi per eluvivm il prodotto della disgregazione in posto delle rocce, come la terra rossa (pag. 177) e la laterite (p. 179). I depositi di fanghiglie lacustri possono avere una facies litologica identica, o quasi, a quella di depositi costieri e lagunari, e la loro origine non potrà in tal caso essere definita che eoi caratteri paleontologici. La facies dei depositi marini è determinata principalmente dai caratteri paleontologici, e si distingue perciò una facies neritica, una facies batiale e una facies abissale (p. 117).
   85. Ère geologiche. — In base a questi criteri stratigrafici e paleontologici, la serie dei terreni sedimentari è come un libro che ci racconta la Storia della Terra, dal momento in pui si iniziò la formazione di sedimenti. Lo st-.dio dei ca-
   1 atteri, specialmente paleontologici, dei terre suggerì molto naturalmente una divisione in gruppi e sottogruppi, che rappresentano sezioni e capitoli e paragrafi di questa storia.
   Così a un potente gruppo di sedimenti, nei quali finora la